Roma, 6 ottobre 2025 – L’Inail ha reso noto il bilancio delle denunce di infortunio sul lavoro registrate nei primi otto mesi del 2025, confermando una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, ma evidenziando alcune criticità in specifiche categorie e fasce di età.
Incidenti sul lavoro: lieve calo ma aumento degli infortuni in itinere
Nei primi otto mesi del 2025 sono state presentate all’Inail 271.976 denunce di infortunio in occasione di lavoro, con una diminuzione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Al contrario, gli infortuni in itinere – cioè quelli occorsi nel tragitto tra l’abitazione e il luogo di lavoro – sono aumentati dell’1%, raggiungendo quota 61.799 denunce.
L’istituto ha sottolineato come, rapportando il numero di infortuni denunciati agli occupati, si evidenzi un’incidenza infortunistica in calo: si passa da 1.317 denunce ogni 100mila occupati nel 2019 a 1.125 nel 2025, con una riduzione del 14,6%. Rispetto ad agosto 2024, la diminuzione è del 2% (da 1.148 a 1.125 denunce).
Parallelamente, sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che nel periodo gennaio-agosto 2025 hanno raggiunto le 64.118 denunce, segnando un incremento dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Casi mortali: calo complessivo ma variazioni per età e genere
Per quanto riguarda i casi mortali in occasione di lavoro, complessivamente si registra un calo rispetto al 2024. Le denunce di decessi sono passate da 503 a 488, con una diminuzione sia nella componente femminile (da 31 a 26) che in quella maschile (da 472 a 462). Anche le denunce relative a lavoratori italiani e stranieri diminuiscono, rispettivamente da 383 a 380 e da 120 a 108.
L’analisi per classi di età rivela però andamenti differenziati: si registra un aumento delle denunce di morti sul lavoro tra i 45-59 anni (da 239 a 263 casi) e tra i 25-29 anni (da 15 a 17), mentre si osservano riduzioni nelle fasce 20-24 anni (da 23 a 14), 30-44 anni (da 84 a 76) e over 59 (da 137 a 110).
Per i casi mortali in itinere si nota invece un incremento, con denunce salite da 171 a 186, sia tra gli uomini (da 147 a 157) sia tra le donne (da 24 a 29). Anche in questo caso aumentano le denunce di lavoratori italiani (da 137 a 146) e stranieri (da 34 a 40).
Ulteriori dati
L’Inail ha inoltre messo a disposizione dati aggiornati e analisi dettagliate sul proprio portale, evidenziando che il calo complessivo degli infortuni non deve far abbassare la guardia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il fenomeno delle malattie professionali risulta in aumento, con particolare attenzione alle patologie del sistema osteo-muscolare, del sistema nervoso e dell’orecchio.
L’istituto ricorda inoltre che l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è obbligatoria per i datori di lavoro e copre una vasta gamma di tutele, dalla prevenzione alla riabilitazione, e sottolinea l’importanza delle attività ispettive e di controllo, svolte anche in collaborazione con altri enti quali l’INPS e le forze dell’ordine.
Questi dati confermano la necessità di proseguire gli sforzi per migliorare la sicurezza sul lavoro, monitorando costantemente le dinamiche degli infortuni e delle malattie professionali, per tutelare efficacemente la salute e la vita dei lavoratori in Italia.






