Roma, 16 dicembre 2025 – Nel 2024 in Italia gli incidenti stradali hanno causato circa 3.030 vittime, confermando una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente, secondo i dati aggiornati diffusi dall’Istat durante l’evento dedicato all’analisi dell’incidentalità stradale nel Paese, tenutosi stamattina nell’Aula Magna dell’Istituto nazionale di statistica. Complessivamente, i sinistri con lesioni a persone sono stati 173.364, con 233.853 feriti, segnando un incremento del 4,1% rispetto al 2023.

Un quadro completo dell’incidentalità stradale in Italia
L’incontro dell’Istat ha offerto una panoramica dettagliata del fenomeno, tenendo conto delle differenze territoriali, delle criticità emergenti e delle buone pratiche adottate localmente. Il report sottolinea come il numero di vittime, sebbene pressoché stabile (-0,3% rispetto al 2023), resti ancora elevato, con un tasso di mortalità pari a 51,4 decessi ogni milione di abitanti. Rispetto al 2019, anno di riferimento pre-pandemico, le vittime sono diminuite del 4,5%, mentre gli incidenti sono lievemente aumentati (+0,7%).
Un dato preoccupante riguarda l’aumento delle vittime tra conducenti e passeggeri di motocicli (+13,1%) e autocarri (+30,4%), così come l’incremento di feriti e decessi tra gli utenti di monopattini elettrici. Di contro, si registra una diminuzione dei decessi tra gli occupanti di autovetture (-6%), ciclomotoristi (-10,3%), pedoni (-3,1%) e ciclisti (-12,7%).
Costi sociali e obiettivi europei di sicurezza
L’analisi Istat evidenzia come il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni e vittime superi i 18 miliardi di euro, pari a quasi l’1% del Pil nazionale. Questo dato comprende anche i costi indiretti legati agli incidenti senza lesioni, stimati intorno ai 4,4 miliardi di euro.
L’evento ha inoltre richiamato l’attenzione sugli obiettivi europei di sicurezza stradale fissati dal Road Safety Policy Framework 2021-2030 e dal Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale, promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Nazioni Unite. Queste iniziative puntano a ridurre significativamente il numero di vittime attraverso il miglioramento di infrastrutture, veicoli, normative e controlli, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Gli esperti e i rappresentanti istituzionali presenti hanno sottolineato l’importanza di promuovere una cultura della mobilità sicura e sostenibile per contribuire a una significativa riduzione dell’incidentalità stradale nel prossimo futuro.






