Milano, 18 novembre 2025 – Proseguono le indagini sull’incidente stradale avvenuto domenica scorsa in viale Fulvio Testi a Milano, che ha causato la morte del 19enne Pietro Silva Orrego. La procura di Milano, guidata dalla pm Giancarla Serafini, ha iscritto nel registro degli indagati due persone con l’accusa di omicidio stradale: il 23enne alla guida del Suv e il 32enne conducente della Opel Corsa coinvolta nello scontro. Le verifiche sulle cause dell’incidente sono in corso, con particolare attenzione alle condizioni di guida dei due conducenti e alla dinamica dell’impatto.

La dinamica dell’incidente a Milano e le indagini in corso
Secondo la prima ricostruzione basata sull’informativa del Nucleo radiomobile della Polizia locale, il Suv, un Mercedes classe G Brabus da quasi mezzo milione di euro e oltre 700 cavalli di potenza, si stava muovendo a velocità elevata lungo viale Fulvio Testi quando si è scontrato con la Opel Corsa all’incrocio semaforico. Non è ancora stato chiarito quale dei due veicoli non abbia rispettato la precedenza. Le telecamere di sorveglianza della zona sono state acquisite per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, mentre sono stati ascoltati testimoni oculari.
La posizione dei conducenti è stata aggravata da esami preliminari: il 32enne alla guida della Opel è risultato positivo al pre-test per l’assunzione di sostanze stupefacenti, mentre il 23enne che guidava il Suv sarebbe risultato positivo ad alcool e droga, da confermare tramite esami più approfonditi. Inoltre, si sta verificando se il 23enne, neopatentato, avesse titolo a guidare un veicolo di tale potenza, dato che per legge non è consentito.
Un elemento importante dell’inchiesta riguarda un altro giovane, un ventenne senza patente, che inizialmente si era ritenuto fosse alla guida del Suv. Le indagini della Polizia locale, supportate da video social e testimonianze, hanno invece chiarito che il ragazzo non guidava ma è intervenuto subito dopo l’incidente per soccorrere gli amici rimasti incastrati nell’auto.
La tragedia e le conseguenze per le vittime
L’impatto ha avuto conseguenze drammatiche: Pietro Silva Orrego, 19 anni, è morto dopo ore di lotta in ospedale Niguarda dove era stato trasportato in condizioni gravissime. Era figlio di un noto cardiologo milanese e si trovava sul Suv insieme a due amici, una ragazza di 30 anni che è ricoverata in prognosi riservata e un altro giovane. Sull’altra vettura, una Opel Corsa, viaggiava il 32enne che ha riportato ferite non gravi.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato i telefoni cellulari di tutti i ragazzi coinvolti per verificare eventuali distrazioni, come l’uso del telefono o la registrazione di video durante la guida.






