Milano, 21 luglio 2025 – In un clima di crescente tensione politica e giudiziaria, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è rivolto oggi al Consiglio Comunale con un discorso carico di emozione e riflessione sul proprio ruolo e sul futuro della città. Nel corso dell’intervento, il primo cittadino ha espresso apertamente momenti di difficoltà personale e la volontà di proseguire con impegno, nonostante le recenti vicende che lo vedono coinvolto in un’inchiesta urbanistica.
Sala: “Ho pensato seriamente di non andare avanti”
Durante la seduta consiliare, Giuseppe Sala ha rivelato di aver seriamente considerato, anche confrontandosi con la propria famiglia, la possibilità di interrompere il proprio mandato. “Sono 16 anni che ho dato professionalmente e umanamente tutto quello che ho per Milano – ha sottolineato Sala – e, se trovo ancora motivazione ed energie non è per mia soddisfazione personale, ma per un motivo molto semplice, l’insegnamento avuto da mio padre: quando capii che non avrei seguito le sue orme, mi disse ‘Scegliti il lavoro che vuoi ma ricordati che io ti guarderò e voglio essere certo che stai facendo il tuo dovere’”.
Il sindaco ha ammesso che il suo coinvolgimento nell’inchiesta rappresenta “una fonte di grandissima sofferenza”. Tuttavia, ha dichiarato con fermezza: “Le mie mani sono pulite. Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature si è sempre basato esclusivamente sull’interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio“.
Nel corso del discorso, Sala ha anche rivolto un appello ai colleghi politici chiedendo loro se “va bene che indagini riservate diventino pubbliche?”, sottolineando la delicatezza del momento e la necessità di un approccio politico e non giudiziario per risolvere le questioni in corso.
“Giustizia e politica devono occuparsi di ambiti diversi”
Il sindaco ha ribadito più volte la necessità di distinguere nettamente i ruoli della politica e della giustizia: “Giustizia e politica devono occuparsi di ambiti diversi“, ha detto, aggiungendo che la risposta alle attuali difficoltà deve essere innanzitutto politica, nel segno della tradizione milanese, con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini, in particolare di quelli che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà.
Ha inoltre evidenziato la volontà di proseguire l’attività amministrativa con passione e dedizione, a patto che ci sia una maggioranza coesa e determinata: “Se su queste basi la maggioranza c’è, io ci sono con tutta la passione, la voglia, l’amore per la città di cui sono capace”. Tra gli impegni che intende portare avanti figura il riavvio del percorso consiliare sul progetto dello stadio di San Siro, previsto ora a partire da settembre, con l’obiettivo di rispettare i tempi necessari per l’attuazione del progetto.
Sala ha voluto anche rispondere alle polemiche politiche e agli attacchi personali, riferendosi al post pubblicato e poi rimosso dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Enrico Marcora, che lo ritraeva in una foto ironica e offensiva: “Ho segnalato il suo gesto ai vertici del suo partito, al presidente del Consiglio e al presidente del Senato. Ora starò a vedere se quel partito farà carriera a chi si comporta così. Se ciò non avverrà, significherà che c’è un minimo rispetto istituzionale e ci tiene”.
Un momento delicato per Milano e per Sala
Il sindaco ha definito questo periodo “delicato e confuso”, sottolineando come le certezze sembrino vacillare e le fisionomie più note della politica cittadina appaiano confuse. Ha però rimarcato con forza: “Non c’è possibilità di destabilizzarmi. Certa politica che ha comportamenti sgraziati sta commettendo un errore. Se lo fate per ottenere una fotonotizia va bene, ma se lo fate per destabilizzarmi non avete possibilità“.
In conclusione, Sala ha ribadito il dovere di mantenere gli impegni presi con i cittadini milanesi, puntando a conciliare sviluppo economico e attenzione sociale: “Non tutto quello che abbiamo tentato è perfezione, ma abbiamo mantenuto la traiettoria”.






