Nel cuore del centro storico di Milano, in zona Brera, è stato disposto il sequestro preventivo della torre Unico-Brera, un complesso immobiliare di lusso nell’ambito di una vasta inchiesta sulla gestione urbanistica cittadina. L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza su ordine del gip Mattia Fiorentini, su richiesta dei pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini, Claudio Clerici e l’aggiunto Tiziana Siciliano.
Il sequestro della torre Unico-Brera
Al centro del provvedimento giudiziario c’è il progetto “Unico-Brera”, situato in via Anfiteatro 7, un’area rimasta vuota dal 2006 dopo la demolizione di un palazzo settecentesco. Il complesso, composto da due edifici di 4 e 11 piani, è oggetto di contestazioni legate a presunti abusi edilizi, tra cui una violazione delle normative urbanistiche e la sottostima degli oneri di urbanizzazione. Gli inquirenti ipotizzano inoltre un illecito aumento delle cubature e dei volumi della torre, attualmente in fase di realizzazione.
L’inchiesta, che conta 27 indagati, ha già portato nel marzo scorso all’arresto dell’ex vicepresidente della Commissione Paesaggio, Giovanni Oggioni, e all’interdittiva per l’architetto Marco Cerri. Entrambi sono figure chiave nell’inchiesta che ha rivelato un sistema di favoritismi e corruzione nel settore edilizio milanese.
Le accuse e il contesto investigativo
Le indagini hanno evidenziato presunti meccanismi corruttivi per favorire società immobiliari e professionisti, aggirando norme urbanistiche e regolamenti comunali. In particolare, l’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, che ha recentemente ottenuto un attenuamento della misura cautelare con il divieto di dimora a Milano, è accusato di corruzione e di aver favorito interessi privati a discapito della legalità.
L’architetto Marco Cerri, sospeso per un anno dalla professione e dai pubblici uffici, è ritenuto il “redattore occulto” del cosiddetto Salva Milano, legge che secondo i magistrati è stata strumentalmente modificata per agevolare le pratiche edilizie in modo illegale. Nel filone investigativo emergono anche incarichi professionali fittizi e consulenze remunerate per mascherare mazzette.
Il sequestro della torre Unico-Brera rappresenta un nuovo capitolo in una inchiesta che continua a scuotere il mondo dell’urbanistica milanese, con ripercussioni sul tessuto amministrativo e politico della città.






