Modena, 7 agosto 2025 – Un incendio è scoppiato questa mattina all’interno del carcere Sant’Anna di Modena, suscitando momenti di grande apprensione all’interno della struttura penitenziaria. Dalle prime informazioni, un detenuto ha appiccato il fuoco in una cella, provocando l’intossicazione di diverse persone.
Modena, incendio in cella con agenti e detenuti intossicati
Secondo quanto riferito, sono 11 le persone ricoverate in ospedale dopo l’incendio nel carcere di Modena: dieci agenti di polizia penitenziaria e lo stesso detenuto autore del rogo. Due agenti avrebbero riportato sintomi di intossicazione particolarmente gravi e sono tuttora sottoposti ad accertamenti sanitari. Sul luogo dell’incendio sono intervenute tempestivamente tre ambulanze e un’automedica per prestare soccorso. Al momento, le cause che hanno portato al gesto incendiario non sono state chiarite: sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica.
L’episodio si inserisce in un quadro di crescente emergenza negli istituti penitenziari italiani, dove negli ultimi mesi si sono registrati numerosi casi di incendi dolosi nelle celle, spesso legati a proteste o a condizioni di forte disagio tra i detenuti. A gennaio scorso un episodio simile a Modena provocò il ferimento di due detenuti e l’intossicazione di nove agenti, con un detenuto grave trasferito al Centro Ustionati di Parma.
Le condizioni critiche nelle carceri italiane e i rischi degli incendi
Negli ultimi anni, le carceri italiane sono state teatro di frequenti incendi, spesso innescati dai detenuti usando materassi, lenzuola e altri materiali infiammabili. Questi episodi si verificano non solo a Modena, ma anche in altri istituti, come il carcere minorile di Firenze, quello di Belluno e altre strutture. Le fiamme rappresentano un pericolo non solo per le persone coinvolte direttamente, ma anche per gli agenti penitenziari chiamati a intervenire, che spesso denunciano la mancanza di adeguati dispositivi di protezione.
La situazione è aggravata da condizioni strutturali precarie, sovraffollamento e materiali non sempre ignifughi nelle celle. La normativa prevede l’utilizzo di materassi ignifughi, tuttavia la loro sostituzione non sempre avviene regolarmente, aumentando i rischi in caso di incendio.
L’incendio nel carcere Sant’Anna di Modena riporta così all’attenzione pubblica una questione annosa e complessa, che riguarda la sicurezza, la gestione e le condizioni di detenzione nelle carceri italiane.


