Roma, 14 novembre 2025 – Un incendio è scoppiato nella notte all’interno di un palazzo occupato nel quartiere La Rustica, a Roma, causando momenti di grande difficoltà per le centinaia di persone che vi abitavano. Fortunatamente, come riferito da Paolo Di Vetta, portavoce del Movimento per il diritto all’abitare, non si registrano feriti gravi, solo alcuni lievi casi di intossicazione da fumo. Le famiglie coinvolte, circa 110, per un totale di almeno 400 persone, tra cui duecento minori, sono state momentaneamente costrette a lasciare le proprie abitazioni.
Le cause e le conseguenze dell’incendio

Secondo quanto spiegato da Di Vetta, l’incendio sarebbe partito dalla batteria di una bicicletta elettrica in carica all’interno dell’edificio. Questo tipo di incidente non è raro, come testimoniato anche da recenti episodi analoghi avvenuti a Roma, tra cui l’incendio di un autobus. Le fiamme hanno interessato una parte del palazzo, danneggiando alcune zone, ma non l’intera struttura.
Le conseguenze sociali sono tuttavia molto rilevanti: le famiglie occupanti, molte delle quali senza alternative abitative, rischiano di rimanere esposte al freddo e all’indigenza. “Queste persone non hanno un’alternativa a questo palazzo e quindi se non li fanno rientrare rimarranno qua fuori accampati e al freddo”, ha sottolineato Di Vetta, che sta negoziando con la Questura e il Comune di Roma per permettere il rientro nelle parti non danneggiate dell’edificio. La proprietà, rappresentata dall’INPS, ha invece richiesto lo sgombero immediato.
Solidarietà e tensioni sociali
Nel frattempo, la risposta della comunità e delle istituzioni di emergenza si è fatta sentire: la Protezione Civile e diversi cittadini hanno organizzato la distribuzione di pasti e bevande per le persone rimaste senza tetto, cercando di alleviare le difficoltà provocate dall’incendio. Molti bambini, ignari della gravità della situazione, sono stati avvolti da coperte termiche che hanno fornito un minimo di conforto durante la notte.
La trattativa con le autorità è ancora in corso, con un forte appello del Movimento per il diritto all’abitare affinché si eviti un ulteriore aggravamento della situazione sociale. Di Vetta, nonostante le difficoltà, ribadisce l’importanza di consentire il rientro delle famiglie per evitare un problema più ampio in una città già segnata da una crisi abitativa profonda.
Parallelamente, emerge un contesto di tensioni e repressione: Paolo Di Vetta, dirigente nazionale USB e attivista storico per il diritto all’abitare, è stato recentemente coinvolto in una vicenda giudiziaria legata a manifestazioni di protesta sociali. Dopo un fermo e successivi arresti domiciliari, il tribunale ha disposto la revoca delle misure restrittive con obbligo di firma. L’attivista continua comunque a essere una figura centrale nelle rivendicazioni contro le politiche abitative e sociali della capitale.
L’incendio a La Rustica si inserisce in un quadro più ampio di emergenze sociali e tensioni a Roma, dove il diritto alla casa resta una delle questioni più urgenti da affrontare.
Fonte: Davide Di Carlo - Incendio palazzo occupato a Roma: "Persone stanno bene, vogliono rientrare"





