Cornaredo, 12 ottobre 2025 – Tre morti e otto feriti: è questo il bilancio dell’incendio che nella notte tra venerdì e sabato ha distrutto una palazzina di via Cairoli, a Cornaredo, alle porte di Milano. Le vittime sono Benito Laria, 87 anni, la moglie Carmela Greco, 82, e il figlio Carlo Laria, 55. Vivevano al primo piano e sono rimasti intrappolati tra le fiamme poco dopo le 4.30 del mattino. L’allarme è scattato quando alcuni abitanti hanno visto il fumo denso salire dalle scale e hanno subito chiamato i soccorsi.
Incendio nella notte: 17 famiglie in strada
Secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Corsico, l’incendio si è sviluppato intorno alle 4.30 di notte nella camera del figlio Carlo Laria. Il presunto punto di propagazione sarebbe proprio il letto sul quale il 55enne si trovava al momento dell’incendio. Le squadre di soccorso hanno trovato tracce di un possibile accelerante, anche se non è ancora stato accertato se si tratti di benzina o alcol. Il padre, ex conducente di autobus in pensione, è uscito dall’appartamento per chiedere aiuto ai vicini, gridando “Carlo sta bruciando”. Successivamente è rientrato nell’abitazione invasa da fumo e fiamme nel tentativo di salvare la moglie, che aveva difficoltà a deambulare. Purtroppo, entrambi sono morti per soffocamento a causa del fumo nero.
La palazzina, di sei piani con una cinquantina di residenti, è stata evacuata in pochi minuti. “Abbiamo sentito le urla e siamo usciti in pigiama”, ha raccontato una donna che abita al terzo piano. I vigili del fuoco sono arrivati con tre autopompe, un’autoscala e altri mezzi. Hanno lavorato fino all’alba per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’edificio.
Le prime indagini hanno rivelato la presenza di tracce di un accelerante nella stanza da letto del figlio, suggerendo un possibile incendio di natura dolosa. La sostanza rilevata non è compatibile con i materiali presenti nella stanza, un elemento che tipicamente indica un incendio provocato volontariamente. Nel corso del pomeriggio, gli investigatori hanno inoltre effettuato accertamenti sul corpo carbonizzato della vittima, trasportato in obitorio, per verificare la presenza della stessa sostanza infiammabile. Al momento, l’ipotesi prevalente è che si tratti di un gesto estremo da parte del figlio.
Nessuna via di scampo per la famiglia Laria
Benito Laria era originario di Tornaco, nel Novarese; la moglie Carmela veniva da Augusta, in provincia di Siracusa. Il figlio Carlo, residente a Milano nel quartiere Lorenteggio, viveva con loro. I soccorritori hanno riferito che i tre non sono riusciti a uscire dall’appartamento in tempo. Sul posto, il personale del 118 ha assistito 19 persone; otto sono state portate in ospedale per controlli, ma nessuna è in condizioni gravi.
Feriti anche tre pompieri
Durante le operazioni tre vigili del fuoco hanno riportato lievi ferite. Uno è stato trasportato in ospedale e dimesso poche ore dopo. Lo stabile è stato dichiarato inagibile. Le famiglie evacuate hanno trovato rifugio da parenti o in strutture messe a disposizione dal Comune. Questa mattina, davanti al civico 8, sul marciapiede restavano alcune coperte termiche e una sedia di plastica rovesciata. Un uomo, con la voce rotta dall’emozione, ha detto: “Non li vedevamo mai uscire, ma erano sempre gentili”.






