Berlino, 18 novembre 2025 – Il recente suicidio assistito delle celebri gemelle Alice ed Ellen Kessler ha riacceso in Germania il dibattito sulla pratica del suicidio assistito e sulle modalità con cui viene gestita dalle organizzazioni preposte. La loro scelta, avvenuta nella casa di Grünwald, vicino a Monaco di Baviera, ha riportato all’attenzione pubblica questioni delicate legate alla regolamentazione di una pratica ancora controversa nel paese.
Il caso Kessler e il dibattito sul suicidio assistito in Germania
Le sorelle Kessler, classe 1936, icone dello spettacolo degli anni Sessanta, hanno deciso di porre fine alla loro vita tramite suicidio assistito, una procedura resa possibile dall’associazione Dghs (Deutsche Gesellschaft für Humanes Sterben), che nel solo 2024 ha supportato circa seicento persone nel medesimo modo. Tuttavia, questa pratica non è priva di polemiche e critiche, con molti che chiedono una normativa più rigorosa per prevenire abusi e garantire un controllo più attento delle condizioni psicofisiche delle persone coinvolte.
L’attenzione si è concentrata anche sul caso di Florian Willet, un altro individuo che si è tolto la vita con l’aiuto della Dghs, ma che avrebbe violato alcune delle regole interne all’organizzazione, come il requisito di essere membro da almeno sei mesi o la necessità di un’attestazione psichiatrica che certifichi la piena consapevolezza della decisione. Su questo caso è stata aperta un’inchiesta per verificare la capacità di Willet di comprendere a pieno la portata della sua scelta.

La normativa tedesca e la richiesta di una regolamentazione chiara
Il suicidio assistito in Germania è stato oggetto di una sentenza della Corte costituzionale nel 2020, che ha dichiarato non più punibile penalmente l’aiuto al suicidio da parte di medici o organizzazioni. Tuttavia, la Corte ha anche sollecitato un intervento del Parlamento per disciplinare la pratica, un passo che finora non è stato compiuto, lasciando il quadro normativo incerto e generando confusione su un tema già complesso e divisivo.
Ogni anno in Germania si registrano circa 10.000 suicidi, e il ruolo di organizzazioni come la Dghs è al centro di un acceso confronto pubblico e politico, in cui si cerca equilibrio tra il rispetto della libertà individuale e la tutela di persone vulnerabili.

La vita e la carriera delle gemelle Kessler
Alice ed Ellen Kessler, nate a Nerchau in Sassonia, hanno avuto una lunga carriera artistica che le ha portate ad affermarsi in Italia, Germania, Francia e Stati Uniti. Note per le loro esibizioni da cantanti, ballerine e attrici, hanno riscosso successo soprattutto in Italia dagli anni Sessanta, partecipando a programmi televisivi come Studio Uno e a diversi film di rilievo.
Nel corso degli anni hanno mantenuto un legame molto stretto, vivendo in due appartamenti comunicanti nella loro casa di Grünwald, e avevano più volte espresso il desiderio di morire lo stesso giorno, come confermato in un’intervista del 2024. Le gemelle hanno lasciato istruzioni precise per la loro cremazione, desiderando che le loro ceneri riposino insieme in un’unica urna con quelle della madre e del loro cane.
La loro scelta di ricorrere al suicidio assistito ha acceso un importante dibattito in Germania, evidenziando la necessità di un confronto approfondito sulla normativa e sulle implicazioni etiche di questa pratica.






