Roma, 28 ottobre 2025 – Alla cerimonia finale dell’incontro internazionale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio presso il Colosseo, Papa Leone XIV ha rivolto un accorato appello ai governanti di tutto il mondo affinché osino intraprendere la via della pace, ponendo fine alle guerre che causano “cumuli di morti”. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza della cultura della riconciliazione come risposta necessaria all’attuale “globalizzazione dell’impotenza”, evidenziando che il dialogo, il negoziato e la cooperazione sono strumenti efficaci e indispensabili per affrontare e risolvere le tensioni dei conflitti.
Il Papa: “Basta guerre, la pace è voluta da Dio”
Con voce ferma, Papa Leone XIV ha dichiarato: “Mai la guerra è santa, solo la pace è santa, perché voluta da Dio!”. Rivolgendosi ai leader religiosi e politici presenti, ha ricordato che tutte le religioni, come sorelle, devono favorire un rapporto fraterno tra i popoli, non di inimicizia. Il Pontefice ha esortato a non accettare come normale la guerra, che invece deve essere superata al più presto: “Basta! È il grido dei poveri e il grido della terra. Basta guerre, con i loro dolorosi cumuli di morti, distruzioni, esuli!”.

Papa Leone XIV ha inoltre rilanciato il messaggio di Papa Francesco del 2020, affermando che “mettere fine alla guerra è dovere improrogabile di tutti i responsabili politici di fronte a Dio” e che Dio stesso chiederà conto a chi non ha cercato la pace o ha fomentato tensioni e conflitti. La preghiera, ha sottolineato il Papa, è una forza potente di riconciliazione: “Chi non prega abusa della religione, persino per uccidere”.
La Comunità di Sant’Egidio e il cammino verso la pace
La Comunità di Sant’Egidio, fondata a Roma nel 1968 da Andrea Riccardi, è da decenni impegnata nella promozione della pace, del dialogo e del sostegno ai più poveri e emarginati. Con oltre 60.000 membri attivi in più di 70 Paesi, la Comunità si distingue per il suo ruolo di “diplomazia parallela”, favorendo trattative di pace e mediazioni internazionali. Tra i risultati più significativi figura l’accordo di pace in Mozambico del 1992, ottenuto grazie al dialogo promosso proprio dalla Comunità.
L’incontro al Colosseo ha rappresentato un momento di riflessione e di impegno condiviso tra i leader religiosi e politici, con la preghiera come strumento di unità. Papa Leone XIV ha richiamato le parole di Giorgio La Pira, testimone di pace, che auspicava “una storia diversa del mondo: la storia dell’età negoziale, la storia di un mondo nuovo senza guerra”. Queste parole, ha affermato il Pontefice, possono oggi rappresentare un vero programma per l’umanità.
La cerimonia ha sottolineato come esistano già sedi e persone capaci di affrontare i conflitti con il dialogo e la cooperazione, ribadendo il ruolo imprescindibile dei governanti nel farsi voce dei popoli che desiderano la pace. In un momento storico segnato da tensioni internazionali, l’appello del Papa e della Comunità di Sant’Egidio risuona come un invito urgente a osare la pace e a costruire un mondo senza guerra.



