La sospensione del bonus estivo riaccende il dibattito sulle condizioni e sulle tutele dei rider, lavoratori autonomi spesso privi di garanzie sociali e sicurezza sul lavoro.
Milano, 3 luglio 2025 – L’ondata di caldo torrido che sta investendo l’Italia in queste settimane ha messo in luce una problematica significativa per i lavoratori del settore delle consegne a domicilio. Tra i più esposti alle alte temperature estive ci sono i rider, costretti a svolgere le loro attività su biciclette o mezzi leggeri, esponendosi direttamente alle condizioni atmosferiche avverse.
Glovo sospende il bonus caldo per i rider
Inizialmente, il colosso del food delivery Glovo aveva annunciato l’introduzione di un “bonus caldo” per incentivare le consegne durante i mesi di luglio e agosto, periodi in cui le temperature raggiungono picchi elevati. Tuttavia, la decisione è stata subito revocata, in seguito alle critiche sollevate dagli operatori sindacali e dalle associazioni di tutela dei lavoratori.
Andrea Bacchin, funzionario del Nidil Milano della Cgil, che si occupa della tutela dei rider, ha definito l’incentivo come “un vero e proprio incentivo a lavorare in condizioni climatiche estremamente pericolose”. Bacchin ha sottolineato come le temperature così elevate siano solitamente motivo di interruzione dell’attività lavorativa per la salvaguardia della salute, ma la situazione dei rider è complicata dalla loro posizione contrattuale.
La tutela insufficiente dei rider e le criticità del lavoro autonomo
Uno dei nodi principali, evidenziato da Bacchin, riguarda l’inquadramento lavorativo dei rider, spesso considerati lavoratori autonomi. Questo status priva molti di loro di ammortizzatori sociali che possano garantire un sostegno economico in caso di sospensione dell’attività per motivi di salute legati al caldo.
“Un eventuale stop alle consegne – ha spiegato il rappresentante sindacale – comporterebbe la totale assenza di guadagni per i lavoratori, molti dei quali dipendono da questo reddito non solo per il sostentamento personale ma anche per mantenere le garanzie necessarie al permesso di soggiorno”.
La situazione mette in evidenza le difficoltà di una categoria lavorativa che, nonostante la crescente domanda di servizi di consegna, continua a operare in condizioni di precarietà e con tutele insufficienti. Il dibattito sulla regolamentazione del lavoro dei rider e sulle misure di sicurezza da adottare in situazioni di emergenza climatica rimane aperto.
Per ulteriori informazioni sulla tutela dei lavoratori e aggiornamenti normativi, è possibile contattare il Nidil Milano o consultare gli studi legali e sindacali specializzati nel settore.





