Roma, 10 settembre 2025 – In occasione della festa del Fatto Quotidiano al Circo Massimo, Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha espresso preoccupazione per la situazione in Palestina e ha ribadito la necessità di un intervento deciso da parte dei governi per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento di grande tensione internazionale, con ripetuti bombardamenti e blocchi che stanno colpendo duramente la popolazione civile palestinese.
La denuncia di Landini: deportazione e responsabilità internazionale

Landini ha definito in termini molto forti la situazione attuale: “Qui è in corso una deportazione del popolo palestinese, oltre che un massacro”. Rivolgendosi direttamente ai governi italiano, europeo e americano, ha sottolineato che “stanno favorendo una cosa che non si era mai vista”. Il segretario CGIL ha denunciato il silenzio e l’inerzia davanti alla morte di bambini e al bombardamento di ospedali, evidenziando il ruolo cruciale delle organizzazioni che cercano di portare aiuti umanitari, come ONG italiane con cui la CGIL collabora da due anni.
In particolare, ha menzionato il sostegno a progetti che finanziano cooperative di donne locali per la produzione di materiali e medicinali, evidenziando come recentemente “alcuni interventi del governo israeliano hanno fatto saltare piccoli appezzamenti di terra”. A fronte di queste azioni, ha annunciato che la CGIL è scesa in piazza e si dice pronta a mobilitarsi nuovamente qualora ci fossero ulteriori blocchi.
Richiesta di sanzioni e appello alla pace
Rispetto agli attacchi avvenuti a Doha, Landini ha espresso il suo dissenso sulla disparità di trattamento tra Russia e Israele: “Ero d’accordo quando l’Europa ha fatto le sanzioni contro Putin, perché non le fanno contro Netanyahu?”. Ha denunciato l’escalation militare in corso, definendo gli attacchi israeliani come l’“ottavo intervento di bombardamento verso un altro Stato”.
Landini ha inoltre sottolineato come il governo israeliano non sia solo contro il popolo palestinese, ma rappresenti anche una minaccia per il futuro stesso del popolo israeliano, richiamando la solidarietà verso gli israeliani che oggi protestano contro l’odio crescente. “Battersi per la pace e il cessate il fuoco significa bloccare la corsa al riarmo e la logica folle che ci sta portando alla guerra”, ha concluso.
Maurizio Landini, nato a Castelnovo ne’ Monti nel 1961, è segretario generale della CGIL dal 2019 e figura di riferimento nel sindacalismo italiano. La sua azione è sempre stata caratterizzata da un forte impegno sociale e politico, con particolare attenzione ai temi dei diritti umani e alla solidarietà internazionale.






