Milano, 10 settembre 2025 – Al termine delle analisi svolte oggi presso la Questura di Milano nell’ambito dell’incidente probatorio relativo al delitto di Garlasco, Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, ha rilasciato dichiarazioni forti e decise sulla posizione del suo assistito. Sempio, infatti, è al centro di nuove indagini a distanza di diciotto anni dai fatti che hanno sconvolto la cittadina pavese.
Le dichiarazioni della difesa e i nuovi reperti analizzati

Angela Taccia ha affermato con fermezza: “Non abbiamo paura di niente perché Andrea Sempio non c’entra niente, è innocente”. Durante le analisi odierne sono stati rilevati otto frammenti di impronta digitale su un sacchetto di cereali e sul sacchetto della spazzatura sequestrati nella villa della famiglia Poggi, luogo del delitto. Taccia ha spiegato che al momento non è possibile stabilire se questi frammenti siano attribuibili a Sempio o a terze persone: saranno inviati a ulteriori valutazioni tecniche per capirne l’utilità sia dal punto di vista dattiloscopico sia giuridico.
Alla domanda se Sempio possa aver toccato tali reperti, l’avvocato ha risposto che il suo assistito ha sempre ammesso la possibilità, poiché ha frequentato quasi tutte le stanze della casa, come confermato dagli stessi Poggi, ad eccezione della camera da letto dei genitori di Chiara Poggi. Tuttavia, dopo diciotto anni, Taccia ha sottolineato che non è possibile affermare con certezza cosa Sempio abbia potuto toccare e come, considerando anche un eventuale contatto mediato.
Le nuove prove che hanno riaperto il caso
Le indagini su Andrea Sempio si sono riaperte grazie a una serie di elementi emersi dalle analisi genetiche e da altre prove investigative. In particolare, sono stati identificati profilati genetici compatibili con il DNA di Sempio su tracce trovate sotto le unghie di Chiara Poggi, che aveva tentato di difendersi durante l’aggressione. Questi profili, come confermato dal biologo forense Ugo Ricci e da un esperto internazionale, escludono Alberto Stasi, l’unico condannato per il delitto fino a oggi, come fonte delle tracce.
Oltre al DNA, sono stati ritenuti sospetti tre brevi telefonate effettuate da Sempio nei giorni immediatamente precedenti al delitto, nonché un biglietto del parcheggio di Vigevano conservato per più di un anno, utilizzato dal giovane come presunto alibi. Le verifiche delle celle telefoniche, però, sembrerebbero contraddire la versione fornita da Sempio, alimentando ulteriori dubbi.
Al momento, si attendono ulteriori accertamenti sulle impronte e sul confronto tra la misura delle orme rilevate sulla scena del crimine e le scarpe di Sempio. Intanto, il 37enne residente a Garlasco ha preso alcuni giorni di riposo dal lavoro in un negozio di telefonia, mentre il suo legale Massimo Lovati ha confermato che domani Andrea si sottoporrà a un nuovo test del DNA presso la sede dei Carabinieri a Milano, un esame obbligatorio che Sempio non può rifiutare.
La vicenda di Garlasco continua quindi a essere al centro dell’attenzione giudiziaria, con nuove acquisizioni che potrebbero rappresentare un punto di svolta importante a diciotto anni di distanza dal tragico evento.





