Milano, 12 novembre 2025 – L’avvocato Fabrizio Gallo ha annunciato la sua intenzione di rinunciare al mandato di difensore di Massimo Lovati, figura centrale nel recente sviluppo del caso Garlasco. Lovati, noto per essere stato fino a poche settimane fa legale di Andrea Sempio, è uno dei protagonisti di una complessa vicenda giudiziaria che continua a far discutere l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori.
Il ritiro di Fabrizio Gallo da legale di Massimo Lovati
Interpellato dall’ANSA, l’avvocato Gallo ha spiegato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sull’invito a comparire come testimone davanti ai pm di Brescia per conto di Lovati fino alla sera precedente. Ha inoltre rivelato di aver appreso solo nelle ultime ore della nomina di un portavoce da parte dello stesso Lovati, l’avvocato Alfredo Scaccia. Questa nuova rappresentanza legale, insieme ad altre ragioni non specificate, ha spinto Gallo a dichiarare la sua intenzione di rinunciare al mandato.
Lo scenario giudiziario e le tensioni nella difesa di Andrea Sempio
La decisione di Sempio di revocare il mandato a Lovati si colloca in un contesto di nuovi sviluppi delle indagini. Dopo le numerose esternazioni pubbliche di Lovati, anche in televisione, la famiglia di Sempio ha scelto di affidarsi a un nuovo legale, Liborio Cataliotti, che affiancherà l’avvocata Angela Taccia, storica collaboratrice nella difesa del 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Taccia ha confermato che la scelta del nuovo legale sarà comunicata a breve, sottolineando che i rapporti personali con Lovati restano sereni nonostante la revoca.
Massimo Lovati, noto per le sue prese di posizione spesso controcorrente e per le accuse di complotti e manovre oscure nell’indagine su Garlasco, ha recentemente subito un duro colpo nel suo percorso professionale. Le sue dichiarazioni rilasciate in televisione, in particolare durante un’intervista con Fabrizio Corona, hanno alimentato dubbi e critiche, portando a un procedimento disciplinare da parte dell’Ordine degli Avvocati e a un comunicato ufficiale della procura di Pavia che ha smentito alcune sue illazioni.





