Garlasco, 9 ottobre 2025 – La vicenda legata al delitto di Garlasco e all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, si arricchisce di nuovi sviluppi giudiziari e tensioni legali. Andrea Sempio, oggi 37enne impiegato in un negozio di telefonia e nuovamente indagato per omicidio in concorso, si trova al centro di una controversia che coinvolge anche la famiglia Poggi e l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, recentemente iscritto nel registro degli indagati per corruzione in atti d’ufficio.
Garlasco, la querela dell’avvocato Tizzoni contro la madre di Andrea Sempio
La situazione di Garlasco si è complicata ulteriormente con la querela presentata da Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, nei confronti di Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio. La vicenda nasce da un commento rilasciato da Ferrari in televisione, dove, rispondendo a una domanda sulle intercettazioni relative alla consegna di atti giudiziari da parte di Tizzoni ai legali di Sempio, avrebbe affermato: “Non so se glieli ha dati a pagamento o gratis“. Questa affermazione ha spinto Tizzoni a tutelare la propria immagine attraverso una querela per diffamazione. Lo stesso Tizzoni ha confermato l’invio di atti giudiziari a Ferrari, sottolineando che gli inquirenti incaricati della perquisizione avranno la competenza necessaria per chiarire la dinamica dei fatti.
Nel frattempo, Angela Taccia, avvocato difensore di Sempio insieme a Massimo Lovati, ha dichiarato di non essere stata informata della querela, precisando che la madre di Sempio ha già fornito chiarimenti nelle sedi opportune.
Nuove perquisizioni e movimenti finanziari sospetti
Il 26 settembre scorso, a Garlasco, si è svolta una perquisizione nell’abitazione di Andrea Sempio e della sua famiglia, disposta dal pm Claudia Moregola e dal procuratore Francesco Prete. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati documenti bancari, contabili e lo smartphone di Sempio. Fra il materiale rinvenuto figura anche una consulenza del 2017 firmata da Luciano Garofano, ex comandante del RIS di Parma e consulente della difesa Sempio, riguardante una relazione genetica utile al processo contro Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi.
Parallelamente, emergono dettagli inquietanti sulle movimentazioni finanziarie della famiglia Sempio. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, tra dicembre 2016 e giugno 2017 sono stati effettuati bonifici per oltre 40 mila euro dai conti delle zie paterne a favore del padre di Andrea, Giuseppe Sempio, che ha poi prelevato in contanti la maggior parte di quella somma. Questi movimenti sono stati giudicati «del tutto incongrui rispetto alle ordinarie movimentazioni bancarie» e non erano stati oggetto di accertamenti all’epoca.
Un appunto scritto, attribuito dagli inquirenti a Giuseppe Sempio, menziona “Venditti gip archivia X 20-30 euro“, frase che ha acceso i sospetti su un possibile ruolo illecito dell’ex procuratore Mario Venditti, ora indagato per corruzione in atti d’ufficio. Le indagini ipotizzano che somme di denaro siano state movimentate per agevolare Andrea Sempio nelle indagini sull’omicidio Poggi.
Andrea Sempio tra nuove accuse e dichiarazioni di innocenza
Andrea Sempio, coinvolto nelle indagini fin dal 2016-2017, è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati con un avviso di garanzia per omicidio in concorso, basato su nuove analisi del DNA effettuate con tecniche forensi avanzate che avrebbero confermato la presenza del suo profilo genetico sotto le unghie di Chiara Poggi. Tuttavia, la Procura di Pavia aveva già archiviato in passato le accuse contro di lui, ritenendo le prove insufficienti.
Sempio ha sempre dichiarato la propria innocenza, manifestando fiducia nel lavoro degli investigatori e il desiderio di tornare a una vita normale nonostante la pressione mediatica. Recentemente, è stato sottoposto a un prelievo coattivo del DNA per ulteriori approfondimenti. Le indagini sono in corso e si attendono i risultati degli esami genetici più recenti.
Nel frattempo, in un’intervista rilasciata a Fabrizio Corona, l’avvocato Massimo Lovati ha espresso commenti ambigui sull’ex procuratore Venditti, definendolo simpatico e rivelando una comune passione per l’ippica risalente al 2010. Lovati ha inoltre espresso un’opinione controversa sul caso Yara Gambirasio, suscitando critiche da parte del legale di Bossetti.
Le indagini, oltre a monitorare le dinamiche giudiziarie, continuano a scandagliare i contatti tra la famiglia Sempio e alcuni ex carabinieri coinvolti nelle notifiche e movimenti di atti giudiziari, ritenuti dagli inquirenti “opachi” e privi di necessità investigative.
Il caso Garlasco rimane dunque al centro di una complessa rete di indagini e tensioni legali, con nuovi sviluppi che potrebbero modificare profondamente l’assetto delle responsabilità sull’omicidio di Chiara Poggi.





