Nuovi sviluppi nell’inchiesta che coinvolge l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, ora in pensione, accusato di corruzione in atti giudiziari nell’ambito del caso Garlasco. Venditti ha rifiutato di fornire alla Guardia di Finanza i codici di accesso del suo telefono cellulare e del computer, sequestrati nel corso delle indagini. La notizia è stata diffusa dal giornalista Gianluigi Nuzzi durante la trasmissione “Dentro la notizia” su Canale 5.
Garlasco: Venditti non consegna le password
L’ex procuratore Mario Venditti si è opposto a consegnare le password dei dispositivi sequestrati dalla Guardia di Finanza, impedendo così agli inquirenti di accedere ai contenuti del cellulare e del computer. Come riportato da Nuzzi, la Procura di Brescia dovrà ora richiedere l’intervento dell’azienda produttrice per sbloccare i dispositivi, un passaggio che inevitabilmente allungherà i tempi delle indagini. La vicenda si inserisce nel contesto dell’inchiesta sulla corruzione legata al delitto di Garlasco, un caso che continua a suscitare attenzione e sviluppi significativi.
Le indagini sul “sistema Pavia” e la famiglia Sempio
Parallelamente, emergono nuovi dettagli sulle indagini riguardanti la famiglia Sempio, collegata all’accusa di corruzione nei confronti di Venditti. Recentemente, la Guardia di Finanza ha concentrato l’attenzione su movimenti di denaro sospetti riconducibili alla famiglia Sempio, coinvolgendo anche le zie di Andrea Sempio, unico indagato nella nuova tranche d’indagine sul delitto di Chiara Poggi a Garlasco. La famiglia si è riunita in una villa a Garlasco, luogo anch’esso oggetto di perquisizioni. I militari hanno individuato versamenti per decine di migliaia di euro tra il 2016 e il 2017, che potrebbero essere stati utilizzati per corrompere Venditti. Un elemento particolare è rappresentato da un biglietto scritto da Giuseppe Sempio con la scritta “Venditti gip archivia X 20.30 € euro”, che i familiari hanno però spiegato come semplice annotazione di spese legali.
L’inchiesta si inserisce nel più ampio quadro del cosiddetto “sistema Pavia”, che ha portato all’apertura di più filoni investigativi riguardanti rapporti opachi tra magistratura, politica e forze dell’ordine nel territorio pavese. Venditti, pur non essendo indagato in tutte le inchieste collegate, è al centro di molteplici interrogativi, mentre la Procura di Brescia continua a scandagliare ogni aspetto della vicenda.






