Milano, 10 settembre 2025 – Si è tenuta oggi presso la Questura di Milano, in via Fatebenefratelli, una nuova fase dell’incidente probatorio relativo al delitto di Garlasco, caso che continua a tenere alta l’attenzione mediatica e giudiziaria. L’indagine, riaperta a distanza di anni, vede coinvolto nuovamente Andrea Sempio, indagato nell’ambito della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi.
La posizione della difesa di Andrea Sempio
Angela Taccia, avvocato difensore di Andrea Sempio, ha espresso un cauto ottimismo riguardo agli sviluppi: “Non so cosa uscirà ma sono abbastanza sicura che non emergerà nulla a discapito del mio assistito, che è innocente”. Taccia ha inoltre sottolineato che “non è emerso nulla di negativo su Sempio finora, ma restiamo in attesa degli accertamenti”. Sempio, secondo la legale, si mantiene “tranquillo e rassegnato all’attesa, consapevole della propria estraneità ai fatti e dispiaciuto per i genitori della vittima”.
Un punto cruciale del dibattito riguarda il cosiddetto DNA di ignoto 3 rinvenuto sul corpo di Chiara Poggi: le analisi scientifiche più recenti hanno stabilito che si tratta di una contaminazione e non di tracce riconducibili a Sempio. Taccia ha commentato con fermezza: “Noi sapevamo che quel DNA non era di Sempio, ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”. Circa le contestazioni provenienti dalla difesa di Alberto Stasi, che insistono sull’attribuzione dell’impronta 33 a Sempio, la legale ha dichiarato: “Noi, così come altri consulenti, non siamo affatto d’accordo e discuteremo eventualmente di questi elementi nel contraddittorio, se mai ci sarà un dibattimento. Ricordo che prima dovrebbe esserci l’udienza preliminare”.
Nuove analisi e accertamenti sulle prove

Parallelamente alle dichiarazioni della difesa, la nuova inchiesta ha portato a ulteriori sviluppi investigativi. La gip di Pavia Daniela Garlaschelli ha autorizzato nuovi accertamenti sull’impronta digitale trovata sulla spazzatura di casa Poggi. Il perito Domenico Marchegiani, dattiloscopista della Scientifica, affiancherà questa fase con l’obiettivo di repertare e analizzare le impronte digitali presenti.
Le analisi dei reperti hanno già escluso la presenza di Alberto Stasi su due vasetti di Fruttolo e un Estathè, evidenziando invece il profilo della vittima. La richiesta di esaminare le impronte digitali, avanzata sia dalla difesa di Stasi sia dalla procura, è stata accolta dalla giudice, al fine di non lasciare alcun elemento sospeso nella complessa vicenda.
Elementi controversi e interrogatori simultanei
Un particolare dettaglio emerso riguarda gli interrogatori svolti il 4 ottobre 2008, durante i quali Andrea Sempio e alcuni amici furono ascoltati dai carabinieri. I verbali rivelano che i militari hanno firmato le testimonianze di più persone contemporaneamente, mentre in realtà stavano interrogando ininterrottamente Sempio. Questo fatto, insieme al mancato riferimento a un malore con intervento del 118 durante la seduta, aggiunge un ulteriore elemento di complessità e controversia alle indagini.
Le nuove prove scientifiche, tra cui i reperti di DNA compatibili con Sempio trovati sotto le unghie della vittima, le chiamate sospette effettuate dal suo cellulare nei giorni immediatamente precedenti il delitto, e il controverso scontrino di parcheggio usato come alibi, sono al centro del procedimento in corso.
Andrea Sempio, oggi 37enne, non è presente né a casa né sul lavoro, e si è sottoposto recentemente a nuovi esami del DNA presso la sede della scientifica a Milano, come confermato dal suo legale Massimo Lovati, che lo ha descritto come “molto provato e fisicamente debilitato”.
Il caso di Garlasco continua così a essere al centro di un iter giudiziario complesso e articolato, in cui ogni elemento viene sottoposto a scrupolosi controlli per fare luce su un delitto che, a quasi vent’anni di distanza, non ha ancora smesso di suscitare interrogativi.
Fonte: Alessia Arrigo - Garlasco, avvocato di Sempio: Siamo sicuri che non emergerà nulla contro di lui





