Venticinque persone, inclusi i top manager dell’EAV, sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata per la tragedia della funivia del Faito, che ha causato la morte di quattro individui. Gli accertamenti tecnici inizieranno il 23 maggio
Il tragico incidente avvenuto alla funivia del Faito, in provincia di Napoli, ha portato all’iscrizione di venticinque persone nel registro degli indagati da parte della Procura di Torre Annunziata. Tra gli indagati figura Umberto De Gregorio, presidente dell’Ente Autonomo Volturno (Eav), l’ente responsabile della gestione dell’impianto. L’incidente, avvenuto il 17 aprile, ha provocato la morte di quattro persone e ha suscitato un’ondata di indignazione e preoccupazione per la sicurezza degli impianti di trasporto pubblico.
Indagini in corso
Le indagini, condotte dal procuratore Nunzio Fragliasso, mirano a chiarire le cause dell’incidente e le responsabilità. Le autorità hanno ritenuto necessario avviare un accertamento tecnico irripetibile, che prevede l’analisi della funivia e delle sue componenti. Questo accertamento sarà effettuato il prossimo 23 maggio, quando verrà ufficialmente conferito l’incarico ai periti incaricati delle indagini.
La situazione al Faito
L’incidente ha avuto luogo in un momento di grande afflusso turistico, dato che il Faito è una meta popolare per escursionisti e famiglie. Le prime ricostruzioni suggeriscono che il malfunzionamento dell’impianto possa essere stato un fattore determinante nella tragedia. Testimonianze di passeggeri presenti al momento dell’incidente indicano che la funivia avrebbe mostrato segni di problemi tecnici nei giorni precedenti all’incidente.
Sicurezza e responsabilità
Le indagini si concentrano non solo sulle cause tecniche, ma anche sulla gestione dell’impianto e sulle procedure di sicurezza attuate dall’Eav. La procura ha avviato un esame approfondito delle pratiche di manutenzione e dei controlli di sicurezza, con l’obiettivo di individuare eventuali negligenze o omissioni.
Il caso ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli impianti di trasporto in Italia. La tragedia del Faito si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazione riguardo alla sicurezza dei mezzi pubblici, in particolare quelli che operano in zone montane e turistiche. Le prossime settimane saranno cruciali per il corso delle indagini, e la comunità locale attende con ansia i risultati degli accertamenti tecnici, sperando che possano fornire risposte chiare su quanto accaduto e prevenire futuri incidenti simili.






