Padova, 17 ottobre 2025 – Si sono svolti oggi nella Basilica di Santa Giustina a Padova i solenni funerali di Stato dedicati ai tre carabinieri vittime della tragedia di Castel d’Azzano, in provincia di Verona. Una cerimonia partecipata e commovente, che ha visto la presenza di oltre mille persone all’interno della basilica e più di duemila sul sagrato e nel lobo di Prato della Valle. Tra i partecipanti le più alte cariche dello Stato, su tutti Sergio Mattarella, e migliaia di colleghi dell’Arma, uniti nel dolore e nel silenzio.
Un omaggio solenne e partecipato
La funzione religiosa è iniziata con un forte applauso, segno della vicinanza e del rispetto della comunità verso Marco Pifferi, Davide Bernardello e Valerio Daprà, i tre carabinieri caduti nel tragico incendio a Castel d’Azzano. Le bare, avvolte nel tricolore e impreziosite da una foto di ciascun militare, sono state portate con grande dignità all’interno della basilica. La cerimonia è stata concelebrata da mons. Claudio Cipolla e mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona, che ha ricordato con parole toccanti i tre uomini, definiti “Marco, Valerio e Davide” dall’arcivescovo mons. Gian Franco Saba.
La folla, composta da persone provenienti da tutta Italia, ha osservato un silenzio rispettoso, interrotto solo da qualche applauso spontaneo e da manifestazioni di commozione. Molti hanno asciugato le lacrime con fazzoletti, mentre pochi hanno tenuto in mano il cellulare, preferendo vivere intensamente il momento di lutto collettivo. Tra i presenti anche i 27 colleghi feriti nell’agguato, che hanno ricevuto l’affetto e la solidarietà della comunità.
La commozione del Presidente Mattarella e delle istituzioni
Un momento di grande intensità emotiva è stato l’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dal sindaco di Padova, Sergio Giordani. Il Capo dello Stato si è soffermato con rispetto davanti ai feretri, chinando il capo e pregando in silenzio. In particolare, Mattarella ha abbracciato il figlio di Valerio Daprà, Christian, manifestando vicinanza e solidarietà alla famiglia colpita dal dolore.
Accanto al Presidente Mattarella erano presenti anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e le più alte cariche dello Stato, tra cui i ministri della Difesa, Guido Crosetto, e dell’Interno, Matteo Piantedosi, nonché i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Tutte le autorità civili e militari hanno partecipato alla cerimonia senza rilasciare dichiarazioni, in segno di profondo rispetto e sobrietà.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, hanno accompagnato la celebrazione, sottolineando la solennità dell’evento e la grande perdita per l’Arma e per il Paese.
La commozione dei colleghi carabinieri è stata palpabile: volti rigati dalle lacrime e mascelle serrate hanno testimoniato il dolore per la perdita di tre valorosi servitori dello Stato. L’arcivescovo Saba ha sottolineato l’importanza di ricordare con affetto e gratitudine il sacrificio di Marco, Valerio e Davide.
La cerimonia si è conclusa con un applauso corale e il silenzio reverente della folla, che ha voluto così onorare la memoria di tre uomini che hanno dato la vita nell’adempimento del proprio dovere. L’intera comunità nazionale si è stretta attorno alle famiglie e all’Arma, celebrando il valore e il coraggio di chi ogni giorno tutela la sicurezza dei cittadini.






