Un grave episodio di femminicidio è avvenuto nella notte a Castelnuovo del Garda, nel Veronese. Una donna brasiliana di 33 anni, Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, è stata brutalmente uccisa dal compagno, anch’egli di nazionalità brasiliana, con un numero “smisurato” di coltellate. L’uomo, Reis Pedroso Douglas, 41 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda dopo essere stato rintracciato a seguito di un allarme lanciato dagli amici della vittima.
Femminicidio nel Veronese: l’aggressione e il ritrovamento del corpo
La tragica scoperta è avvenuta questa mattina nell’appartamento di via Silvio Pellico 13 a Castelnuovo del Garda. Gli amici di Jessica, preoccupati per non averla sentita da sabato e per il mancato riscontro a chiamate e messaggi, hanno dato l’allarme ai Carabinieri. All’interno dell’abitazione è stato trovato il corpo senza vita della donna, colpita da numerosi fendenti.
L’uxoricida non era presente al momento dell’intervento, ma è stato fermato poco dopo. Il coltello utilizzato per il femminicidio è stato recuperato all’interno della vettura di Reis Pedroso. Le indagini sono in corso sotto la direzione della Procura di Verona, con gli accertamenti affidati al RIS e al medico legale che dovrà stabilire data e ora esatta del decesso.
Profilo dell’omicida e precedenti
Reis Pedroso Douglas era già noto alle forze dell’ordine e annovera precedenti penali. La Procura ha reso noto che l’uomo faceva uso smodato di alcol e stupefacenti. È attualmente sottoposto a procedimento penale per diverse ipotesi di reato, tra cui maltrattamenti e lesioni volontarie commesse ai danni della compagna tra agosto 2024 e aprile 2025.
Nel dicembre 2024 gli sono state contestate anche violenze sessuali ai danni della sorella della vittima, oltre a episodi di resistenza e minaccia verso i Carabinieri intervenuti. Il 21 aprile 2025 era stato arrestato in flagranza di reato per un episodio di violenza nei confronti di Jessica, che includeva aggressioni fisiche e trascinamenti per i capelli sull’asfalto. Il giudice aveva convalidato l’arresto e disposto una misura cautelare.
Nonostante ciò, la drammatica escalation di violenza è culminata con l’omicidio della donna. Jessica, circa un anno e mezzo fa, si era trasferita nell’appartamento acquistato da Pedroso, ma aveva già in passato denunciato maltrattamenti, salvo poi ritirare la denuncia. A causa del clima familiare violento, le era stato tolto l’affidamento della figlia avuta da una precedente relazione, su richiesta del padre della bambina.
Pedroso non indossava il braccialetto elettronico
Dal 23 aprile scorso Pedroso era sottoposto a una serie di restrizioni imposte dalla magistratura, tra cui il divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da lei frequentati, con un raggio minimo di 500 metri. A garanzia di tali prescrizioni era stato inoltre applicato un braccialetto elettronico.
Secondo quanto comunicato dalla Procura di Verona, il braccialetto elettronico era stato installato a Pedroso il 19 maggio, su disposizione degli organi competenti e in collaborazione con Fastweb Spa, che aveva fornito anche l’apparato ricevitore a Jessica Stapazzolo, con relativa spiegazione del suo funzionamento. Il dispositivo avrebbe dovuto monitorare costantemente la distanza tra Pedroso e la donna, rispettando così il divieto di contatto.
Al momento del fermo, tuttavia, Pedroso è stato trovato senza il braccialetto elettronico, che risulta attualmente disperso. I Carabinieri stanno effettuando ricerche approfondite per rintracciare il dispositivo e comprendere i tempi e le modalità con cui Pedroso si sia liberato del sistema di controllo. Nel frattempo, è stato ritrovato l’apparato consegnato a Jessica, nascosto nel garage dell’abitazione della madre della vittima a Ponti sul Mincio, Comune in cui Pedroso aveva anche il divieto di dimora.
Le parole dell’amministratore del condominio in cui viveva Pedroso
Paolo Spadoni, amministratore del condominio di Castelnuovo del Garda dove viveva Reis Pedroso Douglas, ha raccontato che in passato non erano mancati episodi di violenza. “Mi è capitato più volte di recarmi dai Carabinieri di Peschiera – ha spiegato – perché c’era stata una violenta lite tra lui e un suo conoscente. In quell’occasione erano intervenuti anche la polizia e la guardia di finanza”.
Spadoni ha poi ricordato che la compagna di Pedroso aveva una figlia, sottolineando come il padre della bambina sia riuscito a ottenere la revoca della patria potestà alla madre. “Fortunatamente la piccola non era presente – ha aggiunto – perché non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere”.
Femminicidio, Jessica sarebbe morta 24 ore prima del ritrovamento
Secondo quanto riferito dai Carabinieri, Jessica sarebbe deceduta circa 24 ore prima del ritrovamento del corpo. Lo ha dichiarato il comandante provinciale dei Carabinieri di Verona, Claudio Papagno, precisando che l’indagato “appariva in stato confusionale, sicuramente sotto l’effetto di alcol e droga”.
Papagno ha spiegato che l’uomo, in un primo momento, avrebbe affermato di aver ucciso la compagna già la sera di sabato, ma “dalle prime risultanze medico-legali questa ipotesi sembrerebbe esclusa”. Gli accertamenti, infatti, indicherebbero che il decesso risale a circa un giorno prima del ritrovamento.
Il comandante ha inoltre confermato che non si trattava del primo episodio di violenza: “C’era un pregresso di maltrattamenti e lesioni nei confronti della vittima, che andavano avanti almeno da agosto 2024”, ha aggiunto Papagno.
Le reazioni al femminicidio
La notizia del femminicidio ha scosso profondamente la comunità di Castelnuovo del Garda. Domenico Dal Cero, ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza, ha sottolineato come il territorio fosse dotato di uno sportello antiviolenza inaugurato nel novembre 2022, chiuso dalla nuova amministrazione. “Il nostro Comune purtroppo non era stato esente da episodi di violenza familiare”, ha dichiarato Dal Cero, evidenziando l’importanza di mantenere servizi di supporto per le vittime.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il proprio cordoglio attraverso i social, confermando l’arresto dell’uxoricida e la prosecuzione delle indagini da parte delle forze dell’ordine.
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