Milano, 25 settembre 2025 – Prosegue la mobilitazione delle Famiglie Sospese in seguito alle difficoltà affrontate dai cittadini coinvolti nell’inchiesta sull’urbanistica condotta dalla Procura di Milano. A esprimersi è stato Filippo Borsellino, portavoce del comitato, al termine di un incontro con il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, sottolineando l’urgenza di una soluzione normativa a livello nazionale per risolvere il problema che sta colpendo migliaia di famiglie.
Famiglie Sospese e Tribunale di Milano: un confronto sul disagio sociale

“Come comitato continuiamo a sostenere che la soluzione per tutte le diverse categorie coinvolte in questa crisi sia una legge nazionale”, ha dichiarato Borsellino. “Stiamo subendo quella che a tutti gli effetti è una questione politica, con uno scontro tra fazioni diverse che ha come uniche vittime le famiglie”. L’incontro con il presidente Roia, tenutosi presso il Palazzo di Giustizia di Milano, ha avuto un esito positivo: “Il presidente ci ha dimostrato la sua vicinanza umana e ci ha fornito spunti importanti per il tavolo di lavoro attualmente in corso, che dovrebbe includere anche il mediatore comunale”.
Borsellino ha inoltre auspicato la partecipazione di altri attori chiave, come la Procura, i costruttori, i primi acquirenti e le famiglie, per monitorare lo stato reale della situazione. Il portavoce ha evidenziato la gravità del contesto: oltre 4.600 famiglie milanesi, da più di 430 giorni, vivono in una condizione di disagio, difficoltà e incertezza.
Ruolo del Tribunale e attese verso le istituzioni nazionali
Il Palazzo di Giustizia di Milano, situato in via Carlo Freguglia 1, è la storica sede del Tribunale Ordinario e della Procura della Repubblica, oltre a ospitare la Corte d’appello e il Tribunale di Sorveglianza. Costruito tra il 1932 e il 1940 in stile Novecento, l’edificio rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’amministrazione della giustizia nella città.
“Dal punto di vista personale, è triste constatare come le persone si disaffezionino alla partecipazione politica e non vadano più a votare”, ha aggiunto Borsellino, “ci affidiamo ai nostri rappresentanti politici nella speranza che risolvano la situazione, ma assistiamo a discussioni inconcludenti e a una mancanza di responsabilità che penalizza le famiglie coinvolte”.
Il portavoce ha ribadito che, sebbene il presidente del Tribunale possa mostrare vicinanza e offrire supporto, la soluzione definitiva deve arrivare dalle istituzioni nazionali. Il tavolo di confronto, avviato con la presenza del sindaco e del prefetto di Milano, dovrà dunque ampliarsi per includere ulteriori soggetti istituzionali, al fine di trovare una risposta concreta alla crisi che coinvolge migliaia di cittadini.
Fonte: Riccardo Sciannimanico - Urbanistica, portavoce Famiglie sospese: "Soluzione è legge nazionale"






