Si è svolta oggi davanti al Tribunale per i minorenni dell’Aquila l’udienza relativa al caso della cosiddetta famiglia nel bosco di Palmoli, coinvolta nella controversia legata all’allontanamento dei tre figli minori. L’udienza è stata caratterizzata da un confronto definito “proficuo” dagli avvocati della difesa, che hanno presentato nuovi elementi a sostegno della famiglia.
Famiglia nel bosco, nuovi elementi in aula: casa e salute dei bambini
Durante l’udienza, la difesa ha portato all’attenzione del tribunale i progressi compiuti dalla famiglia nel reperire una nuova abitazione, accettata dai genitori in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione del casolare originario nel bosco. Particolare rilievo è stato dato al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, con l’installazione di un bagno adeguato. Inoltre, è stata prodotta la relazione degli assistenti sociali, che evidenzia il buono stato di salute dei bambini e la loro capacità di socializzazione. Nel documento viene inoltre sottolineato il forte senso materno e l’empatia della madre Catherine, elementi che costituiscono la base fondamentale della valutazione degli operatori.
Confronto costruttivo e riserva di decisione
Al termine dell’udienza, l’avvocata Danila Solinas ha definito l’incontro un “confronto proficuo”, esprimendo fiducia dopo la presentazione dei nuovi elementi. Il collega Marco Femminella ha confermato la natura costruttiva del dialogo tra le parti, precisando tuttavia che il Tribunale si è riservato di prendere una decisione, senza indicarne i tempi. L’udienza di comparizione si è quindi chiusa con un clima di dialogo, in attesa dell’esito da parte dei giudici.
Intanto, da fonti vicine alla famiglia emerge la testimonianza di un vicino di casa, che descrive i genitori come persone “colte e perbene”, sottolineando che ai bambini non manca nulla se non “il superfluo” e che il percorso di istruzione è regolarmente svolto in famiglia tramite homeschooling. Il vicino evidenzia inoltre il forte legame della famiglia con la natura e la loro scelta di vita come una forma di critica al consumismo moderno.
Il caso resta dunque aperto, con il Tribunale chiamato a valutare le condizioni complessive della famiglia e il benessere dei minori.






