Roma, 16 giugno 2025 – A poche ore dall’inizio dell’esame di maturità 2025, che coinvolgerà oltre 524.000 studenti in tutta Italia, emergono dati significativi sul comportamento dei maturandi di fronte alle prove. Un’indagine di Skuola.net, condotta su un campione di 1.000 studenti di quinta superiore, rivela che quasi uno su cinque (19%) si sta preparando a copiare, affidandosi soprattutto a metodi tradizionali come i bigliettini, che risultano più diffusi rispetto all’utilizzo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.
Alla maturità si copia ancora in modo “tradizionale”?
Nonostante l’era digitale e la diffusione di strumenti come ChatGPT, i maturandi sembrano preferire ancora l’analogo “aiutino”. Quasi il 90% degli studenti intenzionati a barare punta su bigliettini di vario tipo, appunti nascosti su dizionari o fogli protocollo scritti a casa e poi portati in classe. Lo smartphone, pur essendo utilizzato dal 25% dei potenziali copioni, è meno popolare rispetto ai metodi cartacei, probabilmente per la paura di essere scoperti e quindi esclusi dall’esame, come previsto dalle norme ministeriali vigenti. Altri stratagemmi includono appunti nascosti in bagni, custodie di penne o calcolatrici, e persino trascrizioni microscopiche sulla pelle.
L’intelligenza artificiale è considerata una soluzione da circa il 12% degli studenti, con l’uso di chatbot per avere risposte pronte. Tuttavia, questa modalità rimane meno diffusa rispetto alle tecniche più “classiche”, ormai usate da anni alla maturità.
Paura e solidarietà tra compagni
La seconda prova scritta, quella d’indirizzo, è la più temuta dell’intero esame di maturità: oltre la metà di chi sta pensando a scorciatoie (50%) la considera la più difficile da affrontare. Quando si tratta di chiedere aiuto ai compagni di banco, solo il 53% degli studenti si dichiara disponibile a dare una mano, spesso valutando se intervenire in base alla simpatia personale. Il 38% teme le conseguenze di un eventuale controllo, mentre il 9% afferma di non voler aiutare nessuno.
Il 28% dei maturandi, invece, conta proprio sull’aiuto dei compagni, ma la cooperazione durante l’esame non è garantita. Il rischio di essere scoperti e di vedersi annullare la prova pesa sulle decisioni di molti.
L’ordinanza ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025 conferma le regole dell’esame di Stato per l’anno scolastico 2024/2025, che prevede due prove scritte a carattere nazionale, eventuale terza prova per gli indirizzi specifici e il colloquio multidisciplinare, con commissari interni ed esterni, sottolineando la severità contro chi verrà colto in flagrante durante le prove.






