Milano, 5 dicembre 2025 – Il car sharing a Milano e in altre grandi città italiane sta attraversando una fase di profondo cambiamento, con importanti novità soprattutto per quanto riguarda il servizio Enjoy di Eni. Dal 12 gennaio 2026, infatti, il sistema di noleggio “free floating” verrà abbandonato a favore di un modello basato su punti di ritiro e riconsegna fissi, gli Enjoy Point, situati principalmente presso le stazioni di servizio Eni, aeroporti e stazioni ferroviarie. Tale modifica interesserà inizialmente Milano, Torino e Firenze, estendendosi poi a Roma e Bologna dal 21 gennaio 2026.
La fine del free floating per Enjoy
Il modello “free floating”, che permetteva agli utenti di prelevare e lasciare l’auto ovunque all’interno dell’area operativa, rappresentava un punto di forza del car sharing negli ultimi anni. Tuttavia, secondo Eni, la nuova modalità con punti fissi consentirà un miglior monitoraggio dello stato dei veicoli e una più efficiente manutenzione. Questa scelta comporta anche il divieto di accesso alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) per le auto Enjoy e l’obbligo di pagare la sosta sulle strisce blu, con il relativo ticket.
L’introduzione degli Enjoy Point mira a facilitare l’interscambio con i mezzi pubblici, ma desta preoccupazioni circa la capillarità della rete e l’impatto sull’attrattività del servizio, che potrebbe subire un calo per la perdita della flessibilità offerta dal free floating.
La crisi del car sharing e il confronto con Zity
Il settore del car sharing nel complesso mostra segnali di difficoltà. La recente chiusura di Zity, il concorrente di Enjoy, prevista per il 18 dicembre 2025 a causa delle perdite economiche, evidenzia le sfide che le aziende devono affrontare. Zity, attivo da giugno 2025 a Milano con una flotta di 450 Dacia Spring 100% elettriche, offriva un servizio senza limitazioni di accesso a zone a traffico limitato e senza costi per la sosta sulle strisce blu, risultando un’alternativa molto apprezzata.
Un ulteriore ostacolo è rappresentato dal canone mensile imposto dal Comune di Milano alle società di car sharing: 175 euro per le auto termiche e 45 euro per quelle elettriche, un costo che incide pesantemente sulla sostenibilità economica delle società. Nonostante questo, il car sharing rimane un mezzo fondamentale per ridurre la mobilità privata e l’inquinamento urbano. Nel 2024, a Milano, erano in circolazione circa 3.220 vetture in free floating, con una media di 8.200 noleggi giornalieri, anche se in calo rispetto all’anno precedente.
L’evoluzione del car sharing in Italia sembra dunque orientarsi verso una maggiore regolamentazione e strutturazione dei servizi, con un impatto significativo sulle abitudini degli utenti e sulle strategie delle aziende coinvolte.






