Pescara, 16 ottobre 2025 – È stata evacuata questa mattina la palazzina ‘A’ del Liceo Statale Guglielmo Marconi di Pescara, a seguito della diffusione di una sostanza irritante nell’aria che ha provocato malori tra studenti, docenti e personale scolastico. L’allarme è scattato intorno alle 8.11, quando alcuni alunni hanno avvertito un odore sgradevole e irritante all’interno di alcune aule, in particolare le numerate 18, 19 e 20. La situazione ha richiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco, del 118, della polizia e delle autorità locali, che hanno disposto la chiusura temporanea del liceo e avviato le indagini per stabilire la natura della sostanza e le cause dello sprigionamento.
Intervento dei soccorsi e gestione dell’emergenza al liceo Marconi di Pescara
Il protocollo per maxi-emergenze è stato attivato prontamente. Sul posto è stato allestito un Posto Medico Avanzato dalla Asl di Pescara, con la presenza di tre medici del 118, tre infermieri, 20 soccorritori e cinque ambulanze. Sono stati registrati diversi casi di intossicazione lieve, con quattro persone trasportate al pronto soccorso dell’ospedale civile di Pescara, tra cui una docente e tre studenti, e un altro paziente trasferito all’ospedale di Chieti. Alcuni vigili del fuoco sono stati anch’essi coinvolti nei malori. Le persone colpite hanno riportato principalmente irritazioni agli occhi e disturbi respiratori. Le operazioni di soccorso, coordinate con efficienza, hanno permesso di mettere in sicurezza l’edificio e di evacuare le centinaia di studenti presenti, evitando conseguenze più gravi.

Il dirigente scolastico, Giovanna Ferrante, ha descritto la situazione: “Abbiamo appena iniziato la giornata quando abbiamo percepito un odore strano che ci ha subito allarmati. Abbiamo chiamato subito i soccorsi e disposto l’evacuazione. Al momento non sappiamo ancora cosa abbia causato l’incidente. Dopo le verifiche potremo valutare quando sarà possibile riprendere le lezioni”. L’ordinanza di chiusura, firmata dal vicesindaco di Pescara Maria Rita Carota, ha disposto l’interdizione totale dell’accesso ai locali scolastici “per un concreto e immediato pericolo per la salute di studenti, docenti e personale”, in attesa dei risultati delle indagini.
Accertamenti in corso e risultati preliminari
I vigili del fuoco hanno effettuato una prima ispezione e, successivamente, sono intervenuti i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del distretto di Chieti, competenti per territorio, che hanno campionato sacche d’aria all’interno del liceo per analizzare la composizione delle sostanze presenti. I risultati delle analisi, attesi entro 24 ore, saranno determinanti per identificare la natura esatta della sostanza irritante e per stabilire eventuali rischi residui.
Contrariamente alle prime ipotesi, sembra non esserci alcuna correlazione con l’impianto di climatizzazione, che inizialmente era stato sospettato come fonte della diffusione. Inoltre, è stata esclusa la presenza di ammoniaca, sostanza ipotizzata nella fase iniziale dell’emergenza, anche perché nel plesso scolastico non è presente alcun laboratorio di chimica che possa giustificare tale dispersione. La ASL ha confermato nelle sue comunicazioni ufficiali che le analisi non hanno rilevato ammoniaca e che, al momento, si tratterebbe di una sostanza irritativa non ancora identificata.
Gli esperti proseguiranno con ulteriori verifiche per accertare l’origine del fenomeno e per stabilire quando sarà possibile la riapertura in condizioni di sicurezza. Le autorità mantengono alta l’attenzione per scongiurare qualsiasi rischio per la salute pubblica e per garantire la tutela degli studenti e del personale.
Reazioni di studenti e insegnanti
La situazione ha generato apprensione tra gli studenti e il personale scolastico del liceo Marconi di Pescara. Numerosi ragazzi hanno riportato lacrimazione agli occhi e difficoltà respiratorie che hanno spinto al ricovero ospedaliero. Una studentessa ha raccontato: “Siamo arrivati a scuola e ci è stato detto di non entrare perché c’era una sostanza irrespirabile nell’aria. All’inizio si pensava a un incendio, ma poi abbiamo visto i compagni uscire con gli occhi lucidi e qualcuno piangeva”. Un’insegnante ha aggiunto che circolavano voci contrastanti sull’accaduto, tra chi ipotizzava un problema al riscaldamento a pavimento e chi pensava a una sostanza lanciata intenzionalmente in aula.
La preside Ferrante ha sottolineato la prontezza con cui è stato gestito l’evento, evidenziando che dopo il lancio dell’allarme sono stati chiamati tutti i soccorsi e che la situazione ora è sotto controllo: “Abbiamo mandato a casa gli studenti e attivato tutte le procedure di sicurezza, in attesa delle verifiche tecniche. Il nostro obiettivo è garantire un ambiente sicuro per la ripresa delle attività didattiche”.
Le indagini proseguiranno nelle prossime ore con l’obiettivo di chiarire definitivamente le cause dell’episodio e di prevenire eventuali rischi futuri, consentendo agli studenti di tornare al più presto in aula in sicurezza.






