Prato, 19 dicembre 2025 – Un grave episodio di violenza sessuale è stato denunciato e ha portato al fermo di un uomo di 59 anni, accusato di aver abusato di una sua giovane dipendente dopo averle somministrato una sostanza stupefacente nota come droga dello stupro. La vicenda, avvenuta nei locali di un’azienda pratese, è al centro di un’indagine coordinata dalla procura di Prato e dai carabinieri.
La dinamica dei fatti e le indagini a Prato
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, la vittima, una donna di 24 anni, è stata invitata dal suo datore di lavoro a trattenersi alcune ore oltre il normale orario lavorativo. Durante quel tempo, l’uomo le avrebbe offerto una minestra, all’interno dell’azienda, contenente probabilmente sostanze stupefacenti capaci di indurre incoscienza. La giovane avrebbe perso conoscenza e si sarebbe risvegliata ore dopo, trovandosi con abiti diversi da quelli indossati durante il turno di lavoro.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’azienda hanno documentato la violenza sessuale che si sarebbe consumata nei locali aziendali. La denuncia della giovane ha fatto scattare immediatamente gli accertamenti, che hanno incluso anche controlli sanitari. Sebbene non siano state riscontrate ferite evidenti compatibili con un’aggressione sessuale, il rinvenimento di benzodiazepine nel suo organismo ha confermato la somministrazione della cosiddetta droga dello stupro.
Il 59enne, già noto alle forze dell’ordine per altri reati, è stato fermato nella notte scorsa e sarà interrogato nelle prossime ore.
Contesto e aggiornamenti sulle sostanze stupefacenti utilizzate
La vicenda di Prato si inserisce in un quadro più ampio di casi analoghi in Italia e all’estero, dove l’uso di sostanze come il Ghb e altre benzodiazepine viene impiegato per stordire le vittime prima di abusi sessuali. Analoghe dinamiche sono emerse in casi celebri, come quello dell’imprenditore Alberto Genovese a Milano, dove la somministrazione di droghe ha permesso l’aggressione di una giovane donna durante una festa privata. Tali episodi hanno acceso l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità sulla pericolosità di queste sostanze e sulla necessità di interventi efficaci per contrastare tali crimini.
La procura di Prato, insieme alle forze dell’ordine, continua a lavorare per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e per garantire che la vittima ottenga giustizia.






