Milano, 29 settembre 2025 – Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007 a Garlasco, si è detto “sconcertato” dalla nuova inchiesta che vede coinvolto l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. A riferirlo è la sua avvocata, Giada Bocellari, che ha commentato le recenti perquisizioni e le novità giudiziarie emerse negli ultimi giorni.
La reazione di Stasi alla nuova indagine su Venditti
L’inchiesta della Procura di Brescia riguarda un presunto caso di corruzione in atti giudiziari che coinvolge Mario Venditti, oggi presidente del Casinò di Campione d’Italia, già noto per aver chiesto l’archiviazione di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi e indagato nuovamente in questa nuova fase del caso. Bocellari ha spiegato che Stasi “ha scelto di non seguire troppo quello che sta avvenendo, apprende solo l’essenziale e va avanti con la sua vita”. L’avvocata ha sottolineato come questa accusa, se confermata, “sarebbe gravissima” e ha espresso sconcerto per la gravità dell’ipotesi accusatoria nei confronti di un magistrato, invitando tuttavia a lasciare lavorare la Procura di Brescia senza anticipare giudizi.
Dettagli sull’inchiesta e sulle perquisizioni
Le perquisizioni, effettuate venerdì scorso nelle abitazioni di alcune persone coinvolte, hanno portato alla luce un blocco note con un appunto in cui si cita Venditti in relazione a una somma di denaro da 20-30 euro, ipotizzata dagli indagati come un preventivo per spese legali o marche da bollo. I genitori di Sempio hanno giustificato la presenza del pizzino, mentre la difesa di Stasi preferisce non commentare le dichiarazioni di chi non è indagato. Bocellari ha ricordato che il fascicolo oggetto di questa nuova inchiesta scaturisce da un esposto della madre di Stasi e che in passato era stata sorpresa dalla rapidità con cui era stata disposta l’archiviazione nei confronti di Sempio, con un accesso negato per ben due volte ai file audio delle intercettazioni.
Secondo l’avvocata, qualora l’ipotesi accusatoria venisse confermata, ciò potrebbe incidere sull’iter giudiziario di Sempio e, più in generale, sulla possibilità di chiedere una revisione del processo a carico di Stasi. “Non si potrà più sostenere che per Sempio ci sia stata un’archiviazione”, ha dichiarato Bocellari, “e sarebbe un grave indizio a carico dell’amico del fratello di Chiara”.
Per approfondire: Caso Garlasco, la madre di Sempio: “Venditti visto solo una volta, accuse false”





