Milano, 14 ottobre 2025 – Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, ha deciso di revocare il mandato difensivo conferito all’avvocato Massimo Lovati, suscitando una reazione amara da parte del legale. La decisione arriva dopo settimane di tensioni legate alle dichiarazioni pubbliche di Lovati rilasciate in diversi programmi televisivi, tra cui “Falsissimo” di Fabrizio Corona.
La revoca del mandato e le parole di Massimo Lovati
Durante la trasmissione “Dentro la notizia” condotta da Gianluigi Nuzzi su Canale 5, Massimo Lovati ha espresso il proprio dispiacere e amarezza per la scelta di Sempio. “Sono dispiaciuto e amareggiato. Il mio errore è il mio modo di pormi con la giustizia, con i media, con i clienti, con i miei colleghi e con i magistrati. Ho un modo tutto mio per pormi e questo non è piaciuto evidentemente al mio assistito”, ha dichiarato il legale.
Lovati ha spiegato che la revoca del mandato è stata comunicata direttamente da Sempio, che ha motivato la decisione con una divergenza sulle linee difensive: “Non andava più d’accordo con l’idea difensiva”. Il legale ha inoltre sottolineato che non si sente sollevato dalla decisione, riconoscendo come “non sia mai bello” essere tolto dal ruolo di difensore.
Il contesto dell’indagine su Andrea Sempio
Andrea Sempio, 37 anni, è nuovamente al centro delle indagini per l’omicidio di Chiara Poggi, delitto avvenuto nel 2007 a Garlasco. Nel marzo 2025, a distanza di 18 anni dal fatto, la Procura di Pavia ha riaperto il caso sulla base di nuove analisi del DNA che avrebbero confermato la presenza del profilo genetico di Sempio sotto le unghie della vittima.
Sempio ha sempre dichiarato la propria innocenza, ma attualmente è indagato per omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, già condannato in via definitiva. La difesa di Sempio rimane affidata ad Angela Taccia, che sarà affiancata da un nuovo legale il cui nome sarà reso noto prossimamente.
In questo quadro, la decisione di Sempio di cambiare strategia difensiva ha portato alla revoca del mandato a Lovati, segnando un nuovo capitolo in una vicenda giudiziaria ancora intricata e sotto stretta osservazione mediatica.






