Milano, 7 ottobre 2025 – A metà settembre, Eyal Mizrahi, il presidente dell’associazione “Amici di Israele”, è stato protagonista di un accesso confronto televisivo con il conduttore e attore Enzo Iacchetti durante una puntata di “È sempre Cartabianca”. Durante la lite, Mizrahi ha pronunciato le parole “definisci bambino” dopo che Iacchetti ha ricordato le numerose vittime civili a Gaza, sollevando un’ondata di indignazione in studio e sui social. In occasione del flashmob svolto a Milano per ricordare l’eccidio del 7 ottobre, il presidente dell’associazione “Amici di Israele” ha spiegato meglio il suo unto di vista sulla questione, dichiarando che “quasi la metà dei combattenti di Hamas ha tra i 15 e i 18 anni. Per l’Onu sono bambini, per Israele sono combattenti”.
La controversia sulla definizione di “bambino”
Durante il flash mob Mizrahi ha spiegato di aver detto “definisci bambino perché la definizione di bambino è diversa a seconda dell’interlocutore. Secondo l’Onu lo è al di sotto dei 18 anni, per noi occidentali dei 10“.
“I palestinesi arruolano bambini in combattimento dai 14 anni, gli mettono un mitra in mano e li mandano a combattere. Durante la guerra l’età è scesa ai 12 anni. Sono loro che mettono a rischio la vita di tantissimi ragazzi. Per un soldato è difficile riconoscerli da lontano: se vede qualcuno che gli punta un mitra, spara”, ha aggiunto Mizrahi.
Durante il dibattito televisivo, Iacchetti aveva contestato duramente la posizione di Mizrahi, sottolineando che “sono già morte quasi 70 mila persone e 20 mila bambini” a Gaza, riferendosi alle vittime civili, e accusando Israele di responsabilità pesanti nella crisi umanitaria.






