Milano, 9 settembre 2025 – È una storia di dolore e speranza quella di Adam, il bambino palestinese di 11 anni e mezzo, unico sopravvissuto al tragico raid che ha distrutto la sua casa nella Striscia di Gaza e ucciso i suoi nove fratelli e il padre. La scorsa settimana, Adam ha potuto finalmente tornare a scuola a Milano, grazie al sostegno di un benefattore anonimo che ha coperto le spese della sua istruzione in un istituto privato internazionale.
Il percorso di cura e istruzione a Milano
Adam è stato ricoverato per due mesi all’ospedale Niguarda di Milano a partire da metà giugno e continua tuttora a frequentare la struttura tre volte a settimana per la riabilitazione e visite mediche, in attesa di un possibile intervento chirurgico a un braccio. Nei giorni in cui non è impegnato nelle terapie, il bambino frequenta la scuola in un istituto scelto appositamente per offrirgli un programma personalizzato. Questo percorso formativo è studiato per permettergli di recuperare gli ultimi due anni di studio persi e di gestire le numerose assenze dovute alle cure.
Un aiuto concreto per una nuova vita
Adam e sua madre, la pediatra di Gaza Alaa al Najjar, risiedono vicino all’ospedale Niguarda in una casa messa a disposizione dall’associazione Progetto Arca. L’ente ha ricevuto l’incarico dalla Regione Lombardia di coordinare le donazioni destinate ai bambini della Striscia ospitati negli ospedali lombardi: finora sono stati raccolti oltre 80 mila euro. Grazie a questo network di solidarietà e all’anonimato del benefattore che sostiene Adam, il bambino ha potuto iniziare un nuovo capitolo della sua vita, lontano dall’orrore del conflitto.






