Milano, 25 agosto 2025 – La Curva Nord dell’Inter ha scelto di disertare la prima partita di campionato contro il Torino, manifestando così una protesta contro le restrizioni imposte dalla società nerazzurra. Il raduno degli ultras si è svolto presso il Baretto di San Vigilio, storico punto di ritrovo per i tifosi nerazzurri, dove si sono dati appuntamento centinaia di sostenitori per esprimere il proprio dissenso.
La protesta della Curva Nord: le ragioni e la modalità
Gli ultras della Curva Nord hanno deciso di non entrare allo stadio San Siro in occasione del match Inter-Torino, in segno di protesta contro la decisione della società di inserire nella cosiddetta “blacklist” i tifosi del secondo anello verde, impedendo loro di sottoscrivere l’abbonamento per la stagione. Il Baretto è diventato il luogo simbolo della protesta, con striscioni recanti la scritta “Il calcio è della gente” e un sipario con la frase “The end”, metafora della fine del tifo appassionato e spontaneo che gli ultras temono di vedere a San Siro.
I responsabili della Curva Nord hanno spiegato al megafono le motivazioni della protesta e intonato cori come “Ultras liberi” e “Noi vogliamo solo tifare”. Non si tratta di un obbligo, ma di un invito rivolto ai presenti a lasciare ordinatamente il settore durante la partita, per sottolineare il dissenso rispetto alle misure adottate dalla società nerazzurra, che hanno portato all’esclusione di molti tifosi storici.
L’analoga protesta è stata annunciata anche per la prossima partita casalinga contro l’Udinese, prevista per domenica 31 agosto, confermando la volontà di mantenere alta l’attenzione sulle problematiche relative al tifo organizzato.
Contesto e sviluppi recenti
La decisione della Curva Nord si inserisce in un contesto più ampio di tensione tra i gruppi ultrà e le società calcistiche milanesi. Dopo l’inchiesta “Doppia Curva”, sono state introdotte regole più severe che vietano l’ingresso di striscioni e materiale dei gruppi organizzati allo Stadio Meazza, oltre alla negazione degli abbonamenti a numerosi tifosi “sgraditi”.
La protesta si differenzia da quella dei tifosi del Milan, che hanno invece deciso di entrare in silenzio durante le partite. La Curva Nord dell’Inter, invece, ha scelto di lasciare vuoto il settore del secondo anello verde, evidenziando così la contrarietà a un giro di vite che limita fortemente il sostegno organizzato dalla tifoseria.
Questa mobilitazione si aggiunge a un passato recente di tensioni e momenti difficili, come l’episodio della partita Inter-Sampdoria nel 2022, quando il secondo anello verde fu sgomberato dopo l’omicidio del capo ultrà Vittorio Boiocchi, un evento che aveva già messo in evidenza le problematiche legate al controllo e alla gestione del tifo organizzato tra le tifoserie italiane.
Il Baretto di San Vigilio, noto anche per la sua atmosfera accogliente e la storica vocazione di punto di ritrovo per gli ultras, conferma così il suo ruolo centrale nelle iniziative della tifoseria nerazzurra, ospitando momenti di aggregazione ma anche di protesta pacifica e organizzata.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, la protesta della Curva Nord. Gli ultrà rimangono fuori da San Siro





