Firenze, 1 dicembre 2025 – È un dramma quello che ha scosso il quartiere di Gavinana, dove domenica pomeriggio sono stati trovati morti, nella loro abitazione di via Giampaolo Orsini, Franco Giorgi, 74 anni, antiquario di lungo corso, e la moglie Gianna Di Nardo, 68 anni, ex dipendente comunale in pensione. Il ritrovamento è stato fatto dal figlio della coppia, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Le circostanze della morte lasciano aperta l’ipotesi di un omicidio-suicidio.
Coniugi morti a Firenze, i fatti e le prime indagini
I corpi di Franco Giorgi e Gianna Di Nardo sono stati rinvenuti con ferite da arma da taglio in più stanze dell’appartamento, con tracce di sangue che indicano una colluttazione. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe colpito la moglie con un coltello da cucina per poi togliersi la vita con la stessa arma. Tuttavia, gli investigatori sottolineano la necessità di attendere i risultati dell’autopsia e l’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona per escludere la presenza di terze persone. Non sono stati infatti rilevati segni di effrazione né risulta scomparso alcun oggetto di valore.
L’esame autoptico sarà determinante per confermare se alcune ferite sulla donna siano da difesa, elemento che rafforzerebbe la tesi dell’omicidio-suicidio. Al momento, sul corpo dell’uomo non sono state riscontrate lesioni difensive e in casa non sono stati trovati biglietti d’addio.
Chi erano Franco Giorgi e Gianna Di Nardo
Franco Giorgi era una figura nota nel panorama fiorentino: antiquario di 74 anni, portava avanti l’attività di famiglia, la storica “Ditta Giorgi”, fondata dal trisavolo nel 1853. Giorgi era anche presidente del circolo Arci di San Niccolò, che ha deciso di chiudere oggi per lutto, esprimendo il proprio cordoglio per la perdita di una persona molto stimata.
La moglie, Gianna Di Nardo, era un’ex dipendente comunale conosciuta e rispettata nel territorio. La coppia lascia un figlio di 35 anni, che ha dato l’allarme non riuscendo a mettersi in contatto con i genitori.
Le indagini, coordinate dalla procuratrice Rosa Volpe e dal sostituto Alessandro Piscitelli, proseguono a tutto campo.






