Roma, 11 giugno 2025 – Nel mondo, due prodotti agroalimentari italiani su tre sono falsi, privi di qualsiasi legame produttivo e occupazionale con l’Italia. Lo rivela un allarme lanciato da Coldiretti in vista della Giornata mondiale contro la contraffazione che si celebra il 12 giugno. Il fenomeno del cosiddetto “italian sounding” registra un valore globale che supera i 120 miliardi di euro, con un impatto devastante sull’economia e sull’immagine della filiera agroalimentare italiana.
Gli Stati Uniti sono l’epicentro del falso Made in Italy
Gli Stati Uniti si confermano il Paese leader nella produzione del falso Made in Italy, con un fatturato che supera i 40 miliardi di euro. Solo un prodotto su sette venduti negli Usa, che richiama l’Italia, proviene realmente dal Belpaese. Nel 2022, le esportazioni agroalimentari italiane negli Stati Uniti si sono attestate a 6,6 miliardi di euro. Il 90% dei formaggi “italiani” venduti negli Usa è in realtà prodotto localmente in stati come Wisconsin, California e New York. Tra le imitazioni più diffuse figurano il Parmigiano, il Romano (senza latte di pecora), l’Asiago, il Gorgonzola, la mozzarella e il Provolone.
La produzione di formaggi italiani contraffatti negli Usa ha raggiunto nel 2022 oltre 2,7 miliardi di chili, superando persino la produzione di formaggi americani tradizionali come Cheddar e Colby. Il falso Made in Italy si estende anche a salumi prestigiosi come il Parma e il San Daniele, alla Mortadella Bologna, al salame Milano, oltre che a conserve come il pomodoro San Marzano e l’olio extravergine di oliva, con esempi come il “Pompeian Olive Oil”, senza alcun legame con la tradizione italiana.
L’avvertimento di Coldiretti
Secondo Coldiretti e Filiera Italia, l’agropirateria alimentare rappresenta un problema globale, con oltre due terzi dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo che risultano falsi. In cima alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, le cui copie superano di gran lunga la produzione originale. Un fenomeno diffuso anche in Sudamerica, dove l’accordo commerciale Mercosur obbliga a convivere con numerose imitazioni.
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, sottolinea come un contrasto efficace alla contraffazione potrebbe generare fino a 300mila nuovi posti di lavoro in Italia. Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, evidenzia che la distintività dei prodotti italiani deriva dal loro legame con il territorio e da una cultura antica e inimitabile, che viene distrutta dalle falsificazioni e dalle alterazioni delle ricette tradizionali.