Venezia, 2 settembre 2025 – Prosegue la mobilitazione dei centri sociali del Nordest e del sindacato Adl Cobas di Venezia in solidarietà con la Flotilla Gaza Sumud. La minaccia di un blocco del porto di Venezia si fa concreta qualora la Flotilla venisse fermata, in continuità con gli scioperi e i blocchi dei portuali genovesi contro il transito di navi cariche di armamenti destinati a Israele.
Centri sociali e sindacati pronti al blocco del porto
In un comunicato diffuso oggi, i promotori della mobilitazione hanno dichiarato: «Se la Flotilla sarà fermata, ci mobiliteremo per bloccare il porto di Venezia. È lì che continueremo la nostra azione, trasformando lo sdegno in azione diretta, la solidarietà in disobbedienza». L’appello si rivolge a tutte le persone che hanno partecipato alla manifestazione di sabato scorso al Lido di Venezia, definita una «straordinaria dimostrazione di forza collettiva» contro quello che definiscono lo «Stato genocida di Israele» e il sistema politico-istituzionale che lo sostiene.
I portuali del porto di Genova avevano già minacciato di non far uscire più alcuna nave dallo scalo ligure nel caso di blocco della Flotilla, e ora l’attenzione si sposta su Venezia, dove i centri sociali e i lavoratori portuali si preparano a mantenere alta la mobilitazione.






