Milano, 14 agosto 2025 – È stato celebrato oggi nella chiesa di San Barnaba, nel quartiere Gratosoglio di Milano, l’ultimo saluto a Cecilia De Astis, la donna di 71 anni travolta e uccisa da un’auto rubata guidata da quattro ragazzini rom, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. La tragedia ha scosso profondamente la comunità locale, mettendo in luce problemi di sicurezza e di controllo sociale.
Le parole della famiglia di Cecilia De Astis: dolore e rabbia per un fallimento sociale
Durante la cerimonia funebre, Lina De Astis, sorella di Cecilia, ha espresso un sentimento di profonda amarezza: “Insieme abbiamo condiviso grandi dispiaceri ma anche momenti belli che ci aiuteranno a sopportare un dolore misto a rabbia per il fallimento del sistema della società di cui sei stata vittima”. Parole che riflettono la percezione di una società incapace di proteggere i più vulnerabili e di prevenire tragedie come quella accaduta.
Il figlio di Cecilia De Astis: “Non è una morte casuale”
Anche Filippo Di Terlizzi, figlio di Cecilia, è intervenuto prima della cerimonia, sottolineando la necessità di un impegno collettivo per evitare eventi simili. “Non è una morte casuale e poteva benissimo essere evitata. Ci vuole maggiore controllo del territorio”, ha detto, evidenziando al contempo che i responsabili sono minori non imputabili e che “non possiamo mettere sulle loro spalle tutte la responsabilità del gesto”.
Tuttavia, Di Terlizzi ha anche sottolineato che “a 12 anni un minimo di coscienza la devi avere. Devi sapere cosa è giusto e sbagliato, cosa è male e cosa è bene. Poi io posso capire che sono bambini, va bene, però dietro ai bambini c’è sempre la famiglia”.
“Forse anche la legge trova qualcosa, ma il divino sistema tutto” ha aggiunto.
I funerali di Cecilia De Astis
Sono circa duecento le persone che hanno preso parte ai funerali di Cecilia De Astis. La cerimonia si è svolta nella Chiesa di San Barnaba, dove la bara, adornata con una composizione di fiori bianchi e magenta e gerbere gialle, è stata accolta dai presenti in un clima di profonda commozione.
Il figlio Filippo è giunto portando un’orchidea in memoria della madre, mentre l’altro figlio, Gaetano, era presente insieme alle sorelle e agli altri familiari, che hanno voluto ricordarla con parole toccanti all’inizio della messa.
Le dichiarazioni del parroco
Durante l’omelia per i funerali di Cecilia De Astis, don Davide Bertocchi ha richiamato l’insegnamento di Gesù, ricordando che “gli unici nemici sono la morte e il male” e che “nessuna persona deve essere considerata nemica, anche quando è imprigionata dal male. Tanto meno – ha aggiunto il parroco – si possono considerare nemici dei bambini, soprattutto quando è stata loro negata l’infanzia. Per loro possiamo soltanto pregare e sperare che incontrino qualcuno capace di insegnare l’amore che vince il male”.






