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Carta d’identità, basta rinnovi dopo i 70 anni: ecco la misura che cambia tutto

L’obiettivo dichiarato è chiaro: eliminare procedure ritenute inutilmente complesse e alleggerire la burocrazia per una parte consistente della popolazione

by Alessandro Bolzani
13 Novembre 2025
Facsimile della carta d'identità

Facsimile della carta d'identità | ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIGRAFICO DELLO STATO - Alanews.it

Gli over 70 non dovranno più rinnovare la carta d’identità. È questa la novità annunciata dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha confermato l’inserimento della misura nel nuovo decreto semplificazioni atteso in Parlamento nei prossimi giorni. L’obiettivo dichiarato è chiaro: eliminare procedure ritenute inutilmente complesse e alleggerire la burocrazia per una parte consistente della popolazione. “Vogliamo rendere più semplice la vita dei cittadini”, ha spiegato Zangrillo, sottolineando come la riforma risponda alle esigenze di chi, con l’età, trova sempre più difficoltoso affrontare pratiche amministrative e file negli uffici comunali.

Carta d’identità, cosa cambia per chi ha più di 70 anni?

Secondo i dati Istat, in Italia vivono oltre 7 milioni di persone con più di 75 anni. Si tratta di una platea enorme che beneficerà direttamente del nuovo provvedimento. Fino a oggi, la normativa prevedeva che anche gli anziani dovessero recarsi periodicamente in Comune per il rinnovo del documento d’identità, un passaggio che spesso si trasformava in un ostacolo, soprattutto per chi ha problemi di salute o mobilità ridotta. Con la nuova misura, chi ha compiuto 70 anni potrà conservare la propria carta d’identità senza doverla aggiornare alla scadenza.

Resta però da chiarire un dettaglio tecnico: cosa accadrà a chi oggi ha 61 anni e possiede un documento che scadrà al compimento dei 70? Dovrà procedere a un ultimo rinnovo o potrà mantenerlo senza ulteriori adempimenti? Il rischio, sottolineano alcuni osservatori, è quello di ritrovarsi con documenti recanti foto non più corrispondenti all’aspetto reale della persona, ma il governo assicura che la misura sarà accompagnata da linee guida chiare per evitare problemi di identificazione.

Le regole attuali sulla validità della carta d’identità

Ad oggi la carta d’identità ha una durata che varia in base all’età del titolare: dieci anni per gli adulti, cinque per i minori tra 3 e 18 anni, e tre per i bambini sotto i 3 anni. Esistono poi eccezioni, come nel caso della Carta d’Identità Elettronica rilasciata a chi, temporaneamente, non può fornire le impronte digitali: in queste situazioni la validità è limitata a un solo anno. Il rinnovo può essere richiesto fino a 180 giorni prima della scadenza e viene gestito dal Comune di residenza o domicilio.

Con il decreto in arrivo, questa procedura subirà una significativa modifica per i cittadini più anziani, che non dovranno più preoccuparsi di scadenze e rinnovi. È un cambiamento che, secondo il ministero, consentirà di liberare tempo e risorse sia per i cittadini sia per la Pubblica Amministrazione, riducendo le code e i tempi di lavorazione negli uffici comunali.

Una burocrazia più vicina e più efficiente

La novità sulla carta d’identità fa parte di un pacchetto più ampio di riforme mirate alla semplificazione amministrativa. Zangrillo ha anticipato che tra le misure in arrivo ci saranno anche le cosiddette “farmacie di servizio”, un’iniziativa che permetterà ai cittadini di effettuare alcune operazioni sanitarie direttamente in farmacia, come la scelta del medico di base o la somministrazione di vaccini, evitando così spostamenti e lunghe attese presso le Asl.

“Vogliamo eliminare i passaggi inutili che fanno perdere tempo e creano disagi”, ha spiegato il ministro, sottolineando come la filosofia alla base del decreto sia quella di costruire una pubblica amministrazione più snella, accessibile e realmente al servizio dei cittadini. La semplificazione dei procedimenti burocratici, ha aggiunto, non è solo una questione di efficienza, ma anche di rispetto per il tempo e le esigenze delle persone.

Le risorse del Pnrr e il piano delle semplificazioni

Il nuovo intervento sarà finanziato attraverso le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che dedica una parte consistente dei suoi fondi proprio alla modernizzazione della macchina amministrativa. “Abbiamo già presentato oltre 400 semplificazioni – ha ricordato Zangrillo – e nei prossimi giorni ne porteremo di nuove in Parlamento. Tutte vanno nella stessa direzione: rendere la vita dei cittadini più facile”.

Il decreto semplificazioni, dunque, rappresenta un ulteriore passo nella strategia di digitalizzazione e sburocratizzazione del Paese, coerente con gli obiettivi del Pnrr in materia di innovazione e inclusione. In questa cornice, l’eliminazione del rinnovo della carta d’identità per gli over 70 diventa un simbolo: un gesto concreto che punta a rendere più umano e funzionale il rapporto tra cittadini e istituzioni, partendo proprio da una delle pratiche più comuni nella vita quotidiana.

Un provvedimento che segna un cambio di paradigma

Se fino a oggi il cittadino era spesso costretto ad adattarsi ai tempi e ai meccanismi della burocrazia, la riforma in arrivo segna un’inversione di rotta: è lo Stato che si adatta alle esigenze dei cittadini. Per gli anziani, in particolare, la fine dell’obbligo di rinnovo rappresenterà una piccola ma significativa conquista di autonomia.

Zangrillo ha sottolineato che questa è solo una delle tante misure pensate per semplificare la vita delle persone, in un contesto in cui la digitalizzazione e l’efficienza amministrativa devono andare di pari passo con la tutela dei più fragili. “Una pubblica amministrazione moderna – ha concluso – è quella che riesce a essere veloce, ma anche vicina ai bisogni reali dei cittadini”.

Con il decreto semplificazioni, il governo punta dunque a una trasformazione profonda del modo in cui si interagisce con lo Stato, partendo da un principio semplice ma fondamentale: meno burocrazia, più servizi.

Potrebbe interessarti anche questo articolo: Giorgetti: “Pensioni minime a 1,1 milioni, aiuti non solo agli over 70”

Tags: Decreto Semplificazioni

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