Venezia, 27 ottobre 2025 – Un incontro-dibattito sulle prospettive di pace in Medio Oriente è stato interrotto questo pomeriggio all’Università Ca’ Foscari di Venezia da un gruppo di attivisti pro Pal. L’evento, a cui partecipava l’ex parlamentare Emanuele Fiano del Partito Democratico, è stato bloccato con slogan e cartelli contro il sionismo, impedendo lo svolgimento del confronto.
L’intervento degli attivisti e la reazione di Fiano
Durante l’incontro, gli attivisti hanno fatto irruzione, interrompendo il dibattito con manifestazioni rumorose e esponendo cartelli critici nei confronti delle posizioni di Fiano. Il parlamentare ha tentato in diverse occasioni di proseguire con il suo intervento, ma gli attivisti hanno continuato a interrompere, diffondendo anche false informazioni su di lui. Fiano ha dichiarato all’ANSA: “Il principio fascista che hanno loro in mente è che chi non ha idee come le loro non deve parlare”.
La protesta si inserisce in un contesto più ampio di tensioni legate al conflitto israelo-palestinese, che ha visto in Italia diverse manifestazioni e iniziative da parte di gruppi pro palestinesi, spesso sfociate in momenti di forte contrasto con istituzioni e forze dell’ordine.
Il profilo politico di Emanuele Fiano
Emanuele Fiano, ex deputato del Partito Democratico, è stato un protagonista attivo nella politica italiana dal 2006 al 2022. Architetto di formazione, è noto per il suo impegno nella lotta contro il neofascismo e per la memoria della Shoah, essendo figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz. Nel corso della sua carriera politica si è spesso espresso a favore della convivenza interculturale e del dialogo tra israeliani e palestinesi.
La sua presenza all’Università Ca’ Foscari testimonia il ruolo che ha avuto nel promuovere dibattiti su tematiche complesse come la pace in Medio Oriente, un tema che continua a suscitare forti passioni e contrapposizioni anche nel panorama accademico e civile italiano.
La reazione di Piero Fassino
Piero Fassino, deputato del Partito Democratico e presidente della 3ª Commissione Affari Esteri della Camera dal 2020 al 2022, ha definito l’accaduto un “atto intollerabile, figlio dei pregiudizi e del fanatismo”. Fassino ha sottolineato come sia assurdo che chi invoca la democrazia ricorra a metodi squadristi per imporre visioni opposte ai valori di pace e giustizia.
La presa di posizione del Comune di Venezia
Paola Mar, assessore all’università del Comune di Venezia, ha condannato con fermezza l’accaduto con una nota ufficiale: “Quanto accaduto oggi a Ca’ Foscari è grave e inaccettabile. Impedire a una persona di parlare, a maggior ragione nel contesto di un’università, è una forma di aggressione, seppure verbale, che contraddice la storia e l’identità di Venezia: una città fondata sulla libertà, sul confronto e sul rispetto reciproco”. L’assessore ha sottolineato che le istituzioni culturali e accademiche devono rimanere spazi di dialogo, anche quando le discussioni sono complesse o difficili. “Parlare di pace significa, prima di tutto, creare le condizioni perché tutte le idee possano essere ascoltate, senza prevaricazioni e senza intimidazioni”, ha aggiunto Mar, esprimendo “piena solidarietà a Emanuele Fiano e ad Antonio Silvio Calò”.
La solidarietà di Renzi a Fiano
Anche numerosi esponenti politici hanno espresso la loro solidarietà a Fiano. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha dichiarato: “Impedire a un nostro concittadino ebreo di parlare in un’università mi fa orrore e mi ripugna. Voglio dire a chi crede davvero nella causa palestinese: scusatevi con Fiano e organizziamo una manifestazione proPal contro Hamas, che ammazza i palestinesi, non contro la libertà di parola nelle università”.
Parole di solidarietà anche da Bignami, Martella, Provenzano, Centinaio, Calenda e Malpezzi
Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha definito l’accaduto «un fatto di inaudita gravità», richiamando l’importanza della libertà accademica e del dialogo democratico e ribadendo che «le università devono tornare a essere luoghi di confronto e non spazi in cui l’intolleranza e l’odio ideologico soffocano la parola». Anche Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico del Veneto, ha condannato «l’inaccettabile intolleranza» manifestata impedendo lo svolgimento dell’incontro.
Ulteriori attestati di solidarietà sono giunti da Beppe Provenzano (PD), Gian Marco Centinaio (Lega), Carlo Calenda (Azione) e Simona Malpezzi (PD), tutti concordi nel sottolineare l’importanza della libertà di espressione e nel respingere qualsiasi forma di prevaricazione e antisemitismo.
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