Roma, 18 novembre 2025 – In occasione del centesimo compleanno di Angelo Nazio, partigiano dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP), emerge il racconto di una vita dedicata alla Resistenza e alla lotta per la libertà. Nato a Roma il 3 novembre 1925, Nazio ripercorre con lucidità e passione il proprio impegno durante la Seconda guerra mondiale, sottolineando l’importanza di non arrendersi mai di fronte alle ingiustizie.
La storia di Angelo Nazio e l’ingresso nella Resistenza

Angelo Nazio entrò nella Resistenza italiana attraverso il Partito d’Azione, la cui struttura fu però gravemente compromessa da numerosi arresti. Per questo motivo, decise di passare ai GAP, un’organizzazione partigiana di matrice comunista composta da piccoli nuclei operativi, specializzati in azioni di guerriglia urbana e sabotaggi. Nazio formò la sua squadra con compagni di studi, condividendo la convinzione di combattere dalla parte giusta nella lotta contro il nazifascismo.
I GAP, attivi tra ottobre 1943 e maggio 1945, erano noti per la loro efficacia e meticolosità, tanto da portare avanti azioni decisive come l’attacco di via Rasella a Roma. Erano piccoli gruppi di quattro o cinque uomini, con una precisa organizzazione militare e politica, spesso reclutati esclusivamente tra i militanti comunisti o aderenti ad altri partiti antifascisti, con un forte senso di disciplina e dedizione.
Un impegno che continua: riflessioni e speranze del centenario
Oggi, a cento anni, Angelo Nazio riflette con dolore sulle tragedie contemporanee in Medio Oriente e in Ucraina, sottolineando come siano i civili a pagare il prezzo più alto delle guerre. Afferma con fermezza che la sua idea di un’Italia libera e giusta è rimasta “incompiuta”, ma dimostra una tenacia incrollabile: “Non mi arrendo e fino all’ultimo respiro proverò a portare un po’ di luce sul passato perché è importante per il futuro”.
Il centenario partigiano esprime anche una sorprendente serenità: “Se sono felice? Sì, nonostante i momenti critici la vita è bella”. Un messaggio di speranza che si accompagna al ricordo di una stagione in cui la lotta partigiana fu decisiva per la liberazione dell’Italia dal fascismo e dall’occupazione nazista.
Angelo Nazio rappresenta così non solo un testimone diretto della Resistenza ma anche un simbolo di coraggio e di impegno civile, la cui esperienza continua a risuonare nel presente.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Il partigiano Nazio compie 100 anni: "Resistenza incompiuta? Non mi arrendo"






