Lecce, 29 ottobre 2025 – Un tragico incidente sul lavoro ha causato la morte di un operaio di 67 anni a Lecce, mentre era impegnato all’interno di un cantiere in una zona rurale di via Vecchia Frigole. L’uomo, di origine albanese ma da tempo residente in città, è stato folgorato da un contatto accidentale con i cavi dell’alta tensione.
L’incidente sul lavoro
Secondo quanto riferito dalle autorità intervenute, l’operaio stava lavorando alla realizzazione di un muretto a secco quando, per cause ancora in fase di accertamento, il braccio di una pompa per calcestruzzo ha urtato i cavi dell’alta tensione presenti nell’area. Il contatto ha generato una scarica elettrica che ha investito l’uomo, provocandone il decesso sul colpo. I soccorsi, giunti tempestivamente sul posto insieme ai vigili del fuoco e al personale dello Spesal, hanno tentato invano di rianimarlo.
Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente e chiarire eventuali responsabilità. La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Contesto e interventi di sicurezza
L’episodio riporta l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri, in particolare nelle zone periferiche di Lecce, dove l’attività edilizia si mescola a infrastrutture energetiche delicate. Lecce, capoluogo della provincia con circa 95.000 abitanti, è una città nota per il suo tessuto urbano e la presenza di aree agricole circostanti, come quella di via Vecchia Frigole, scenario dell’incidente.
Le organizzazioni sindacali, tra cui la Fillea Cgil, continuano a monitorare la situazione sul territorio, sottolineando l’importanza di misure preventive rigorose per evitare tragedie sul lavoro. Nel frattempo, le autorità competenti procedono con le indagini per fare piena luce sull’accaduto e rafforzare i protocolli di sicurezza nei cantieri edili della provincia.






