Monaco di Baviera, 17 novembre 2025 – Le gemelle Alice ed Ellen Kessler, icone della televisione e dello spettacolo degli anni Sessanta, sono morte a Monaco di Baviera, la città in cui vivevano da tempo. Avevano 89 anni. La notizia è stata diffusa dal quotidiano tedesco Bild e dall’agenzia di stampa Dpa, precisando che le gemelle Kessler sarebbero morte in seguito a un doppio suidicio assistito.
La morte delle gemelle Kessler
Le due gemelle, celebri per brani come Da-Da-Umpa e La notte è piccola per noi, si erano imposte nel panorama artistico per il loro talento, l’energia atletica, le lunghe gambe e la presenza scenica che le aveva rese figure amatissime dal pubblico. Si sono spente insieme nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco.
Anni fa, in un’intervista, Alice Kessler aveva raccontato il desiderio che lei ed Ellen avevano espresso nei loro testamenti: essere cremate e riunite in un’unica urna insieme alle ceneri della madre. A questa volontà si aggiungeva anche il desiderio di riposare accanto alle ceneri del loro cagnolino Yello, compagno affezionato degli ultimi anni.

La loro carriera
La storia artistica delle gemelle Kessler ha un legame profondo con l’Italia. Arrivate nel 1961, entrarono subito nel corpo di ballo dello spettacolo Giardino d’inverno di Antonello Falqui. La vera popolarità arrivò con Studio Uno, dove interpretarono la sigla Da-da-un-pa, e con Canzonissima. La danza era parte della loro vita sin dall’infanzia: a undici anni erano già nel programma per adolescenti del Teatro d’Opera di Lipsia. A diciotto anni fuggirono dalla DDR e, dopo un periodo trascorso a Parigi dal 1955 al 1960, giunsero in Italia, trovando nella televisione la piattaforma che le avrebbe consacrate.
Nel corso della carriera collaborarono con i maggiori protagonisti dello spettacolo italiano, da Mina ad Alberto Sordi fino a Raffaella Carrà. Negli anni Settanta il loro successo proseguì, segnato anche dalla scelta di posare per Playboy. Alla fine degli anni Ottanta rientrarono in Germania, dove erano molto note, pur continuando a mantenere un forte legame con l’Italia, tra lavoro e frequenti viaggi.






