Firenze, 25 novembre 2025 – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, questa mattina all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze si è svolto un significativo flash mob organizzato dal gruppo editoriale QN, intitolato “Qn x le Donne”. L’iniziativa, giunta al terzo anno, si è tenuta con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e non dimenticare le vittime di femminicidio, in un anno drammatico per l’Italia con oltre 70 casi registrati.
Un minuto di rumore per rompere il silenzio

Alle 11, nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio – spostato all’interno a causa della pioggia – si è dato vita a un minuto di intenso rumore, un gesto collettivo simbolico per dire “basta” alla violenza di genere. A organizzare e partecipare all’evento sono stati la sindaca di Firenze, Sara Funaro, la direttrice de La Nazione, Agnese Pini, il regista teatrale e scrittore Stefano Massini, insieme a numerosi ragazzi e ragazze delle scuole superiori fiorentine, coinvolti anche nel progetto di educazione affettiva “GenerAzioni Pari” promosso da Promozione Salute Asl Toscana centro.
Durante la mattinata è stato conferito il Fiorino solidale della città di Firenze a Leonardo Pallai, l’uomo che lo scorso 20 ottobre ha sventato un femminicidio a Scandicci, allertando prontamente le forze dell’ordine. La sindaca Funaro ha sottolineato il valore di questo gesto, definendolo “un esempio limpido di cittadinanza attiva” e ha invitato a combattere ogni forma di violenza, anche quella meno visibile che colpisce l’anima, come la violenza sui social network.
Parole di impegno e riflessione dal palco
Tra gli interventi più toccanti, quello di Stefano Massini, che ha evidenziato come la lingua e le parole che usiamo riflettano ancora un profondo maschilismo radicato nel nostro patriarcato. Massini ha richiamato l’attenzione sull’importanza di cambiare il modo in cui ci si esprime e si pensa, ad esempio criticando l’abitudine di pronunciare “auguri e figli maschi” come una forma di discriminazione implicita. Ha inoltre ricordato come il termine “femminicidio” sia relativamente recente, mentre non esiste un corrispettivo per l’uccisione del marito, a sottolineare una differenza culturale profonda.
Sul palco sono intervenuti anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, la vicepresidente del centro antiviolenza Artemisia Petra Filistrucchi, e altre personalità del mondo della cultura come Gianluca Gori (Drusilla Foer) e Cinzia Th Torrini.
L’evento ha preso avvio con una performance musicale a base di percussioni da parte degli studenti del liceo Alberti Dante, diretti dal professor Sergio Odori, in un’atmosfera di partecipazione e riflessione condivisa.
Con dati allarmanti come i 78 femminicidi registrati nel 2025 in Italia, e la consapevolezza che solo una donna su dieci denuncia il partner violento, l’iniziativa vuole essere un appello forte alla responsabilità collettiva e all’impegno sociale per contrastare ogni forma di violenza di genere.






