Mateo Retegui è uno dei giovani attaccanti più promettenti del panorama calcistico europeo. Nato a San Fernando nel 1999, argentino di origine, ma con cittadinanza italiana dal 2023 grazie a discendenze familiari, Retegui si è affermato negli ultimi anni in Serie A come un centravanti rapido, potente e con un fiuto del gol molto sviluppato. Dopo aver iniziato la carriera in Argentina con Boca Juniors e aver brillato soprattutto al Tigre, è approdato in Italia, dove ha vestito le maglie di Genoa e Atalanta con ottimi risultati, conquistandosi anche la fiducia della nazionale italiana.
Retegui Arabia: stipendio da sogno e realtà quotidiana
È notizia di ieri, Mateo Retegui ha scelto di trasferirsi nell’Al Qadsiah, in Arabia Saudita, un paese che sta puntando molto sugli investimenti calcistici di alto profilo. La nuova squadra gli garantisce uno stipendio da vero sceicco, stimato intorno ai 16 milioni di euro più di 3 di bonus all’anno, una cifra che pochi club europei sono in grado di offrire.
Tuttavia, il trasferimento nella penisola araba non è privo di sfide. Le limitazioni di stile di vita in Arabia sono ben note: rigide norme culturali, restrizioni per gli stranieri in alcune libertà personali e una società molto diversa da quella europea. Molti calciatori che hanno scelto la Saudi Pro League negli ultimi mesi hanno raccontato di dover adattarsi a una quotidianità fatta di regole severe e spesso di un isolamento sociale rispetto alla vita vissuta in Europa.
Prospettive azzurre e la fuga dei calciatori dall’Arabia
Nonostante l’attrattiva economica, il passaggio in Arabia Saudita può incidere sulle prospettive di Retegui con la Nazionale italiana. La squadra guidata da Gennaro Gattuso punta a valorizzare giocatori che militano nei maggiori campionati europei per mantenere competitività e visibilità internazionale. Giocare lontano dai riflettori più allenanti potrebbe complicare la convocazione del giovane attaccante, che fino a pochi mesi fa si stava affermando come una pedina importante per gli Azzurri.
Si registra un fenomeno di calciatori che stanno lasciando l’Arabia Saudita dopo esperienze spesso brevi e non sempre soddisfacenti. Nomi importanti, come alcuni ex campioni europei e sudamericani, stanno scegliendo di tornare ai campionati europei o di trasferirsi in altre leghe più vicine al mondo occidentale, in cerca di una maggiore competitività e di un ambiente più familiare.
Le impressioni dei calciatori europei in Arabia: tra luci e ombre
Le testimonianze degli europei che hanno accettato le ricche proposte dei club sauditi sono ambivalenti. Da un lato, lo stipendio e le strutture sono di primissimo livello, con investimenti notevoli in infrastrutture e tecnologie sportive. Dall’altro, molti lamentano la difficoltà di adattamento culturale e uno scarso livello tecnico e competitivo rispetto ai principali campionati europei, fattori che possono influire negativamente sul percorso professionale e sulla crescita individuale.
Mateo Retegui si trova dunque di fronte a un bivio importante: da una parte la sicurezza economica e la possibilità di vivere un’esperienza diversa, dall’altra il rischio di perdere visibilità e competitività in vista degli obiettivi con la Nazionale italiana e di una carriera al top del calcio europeo. La sua scelta sarà un punto di osservazione fondamentale per capire come si evolverà il rapporto tra i giovani talenti europei e il calcio in espansione dell’Arabia Saudita.






