Milano, 3 settembre 2025 – Massimo Moratti, storico ex presidente dell’Inter, ha lasciato nelle ultime ore il reparto di terapia intensiva dell’Istituto Humanitas di Rozzano, dove era ricoverato da circa una settimana a causa di una polmonite. Il trasferimento dal reparto intensivo rappresenta un segnale di miglioramento delle sue condizioni cliniche, sebbene l’ex patron nerazzurro rimanga tuttora sotto stretto monitoraggio medico.
Le condizioni di Massimo Moratti e il percorso in Humanitas
L’ottimismo che accompagna l’evoluzione del quadro clinico di Moratti nasce dopo giorni di grande apprensione. L’ex presidente dell’Inter, 80 anni, era stato ricoverato d’urgenza per una polmonite batterica che aveva richiesto l’intubazione e la sedazione profonda. Nelle ultime ore, grazie a una lieve ripresa, la sedazione è stata ridotta e Moratti ha potuto aprire gli occhi e riconoscere i familiari, segno di un ritorno progressivo alla coscienza.
Fino a sabato scorso l’ex numero uno nerazzurro era stato intubato, ma i medici hanno osservato un miglioramento tale da permettere la sua uscita dalla terapia intensiva. Il trasferimento rappresenta una tappa importante verso il recupero, anche se Moratti non può ancora respirare autonomamente e resta in osservazione.
L’Istituto Clinico Humanitas, struttura sanitaria di riferimento a livello nazionale e internazionale, è dotato di un reparto di terapia intensiva all’avanguardia e si conferma un centro di eccellenza nella cura di patologie complesse come quella affrontata da Moratti.






