Milano, 22 agosto 2025 – Massimiliano Allegri è tornato ufficialmente sulla panchina del Milan, pronto a guidare la squadra rossonera nella nuova stagione. Alla vigilia della partita contro la Cremonese a San Siro, l’allenatore livornese ha espresso tutta la sua emozione e determinazione nel riprendere un ruolo che lo ha visto protagonista in passato.
Il ritorno di Allegri: emozioni e responsabilità
“Sono molto emozionato e felice di tornare in panchina dopo un anno e farlo col Milan, speriamo di non fare troppi danni”, ha esordito Allegri con un sorriso durante la conferenza stampa. Il tecnico ha sottolineato come la sua presenza non garantisca automaticamente vittorie: “Non è che se c’è Allegri allora il Milan vince in automatico”. L’ex centrocampista ha ricordato che, in realtà, ciò che conta in una grande squadra è la storia del club e la responsabilità che ogni componente deve sentire per lavorare al meglio.
L’obiettivo dichiarato è quello di riportare il Milan tra le grandi d’Europa: “Dobbiamo lavorare tutti insieme per far sì che il Milan, che è sopra a tutto e a tutti, torni a giocare la Champions il prossimo anno”.
Il profilo di un tecnico vincente
Classe 1967, Allegri è uno degli allenatori italiani più vincenti degli ultimi anni. Con il Milan, nella sua prima esperienza dal 2010 al 2014, ha conquistato uno scudetto e una Supercoppa italiana. Successivamente, alla guida della Juventus, ha vinto cinque campionati italiani consecutivi, quattro Coppe Italia, e due Supercoppe italiane, oltre a raggiungere due finali di UEFA Champions League.
Dopo il suo secondo periodo alla Juventus (2021-2024), durante il quale ha aggiunto un’altra Coppa Italia al suo palmarès, Allegri è tornato al Milan nel 2025 con l’ambizione di riportare il club rossonero ai vertici nazionali e internazionali. La sua carriera da allenatore è caratterizzata dalla capacità di adattare i moduli tattici, prediligendo sistemi offensivi come il 4-3-3 e il 4-3-1-2, e dalla lettura attenta delle partite in corso.
Il ritorno di Massimiliano Allegri a Milano segna dunque un momento cruciale per il club rossonero, chiamato a riscattare una stagione precedente deludente e a ritrovare la competitività nel panorama europeo.






