Tallinn, 11 ottobre 2025 – L’Italia di Gennaro Gattuso continua a vincere, ma la rincorsa al primo posto resta quasi impossibile. Gli azzurri battono l’Estonia 3-1 alla Le Coq Arena grazie alle reti di Kean, Retegui e del giovane Pio Esposito, centrando la terza vittoria consecutiva nelle qualificazioni mondiali. Tuttavia, il netto 5-0 della Norvegia su Israele mantiene inalterato il distacco di sei punti nel girone e lascia il primato inaccessibile, a meno di un miracolo sportivo.
Gattuso e la via del coraggio
Alla vigilia, il ct aveva chiesto concentrazione e coraggio, invitando i suoi a non pensare alla Norvegia. La risposta sul campo è arrivata subito: un’Italia offensiva, schierata con due punte (Kean e Retegui) e ali d’attacco come Orsolini e Raspadori, ha mostrato determinazione e ritmo fin dai primi minuti.
In una Le Coq Arena gremita da 12.000 spettatori, di cui circa 600 italiani, la Nazionale prende subito in mano il gioco. Dopo una buona combinazione sulla sinistra, Dimarco serve in verticale Kean, che salta Kuusk e batte il portiere Hein con un destro preciso: è l’1-0 e il quarto gol in tre gare dell’era Gattuso per l’attaccante viola.
Pochi minuti dopo però arriva la nota stonata: Kean si fa male alla caviglia destra e, nonostante un tentativo di recupero, è costretto a lasciare il campo per far posto a Pio Esposito. Un problema che lo costringerà a rientrare a Firenze per gli accertamenti e che rischia di tenerlo fuori dal match contro Israele di martedì a Udine.
L’Italia domina ma spreca
Nonostante l’infortunio, l’Italia continua a spingere. Retegui sfiora il raddoppio prima di guadagnarsi un calcio di rigore, ma dal dischetto il portiere estone intuisce e devia il tiro sul palo. Gli azzurri non si scompongono e trovano il 2-0 poco dopo, con lo stesso Retegui che riscatta l’errore e segna su assist di Orsolini.
Il dominio è evidente: all’intervallo, il possesso palla è del 76%, con 15 tiri totali e nessuna conclusione concessa all’Estonia. L’unico rammarico è non aver chiuso la partita con un vantaggio più ampio.
La prima gioia di Pio Esposito
Nella ripresa, Gattuso inserisce Cambiaso e Spinazzola per dare nuova energia sulle fasce. La squadra rallenta un po’ i ritmi, controllando la partita e limitando i rischi. Dopo un paio di occasioni sprecate da Retegui e Raspadori, arriva il gol del 3-0 firmato da Pio Esposito: il giovane attaccante dell’Inter anticipa il difensore su un cross di Spinazzola e realizza il suo primo gol in maglia azzurra, accolto dall’abbraccio di tutti i compagni.
Un segnale forte per il futuro e una conferma del lavoro di Gattuso con le nuove generazioni.

L’errore di Donnarumma e la reazione finale
Con il risultato in cassaforte, la Nazionale si distrae e concede qualcosa. Donnarumma commette una clamorosa ingenuità su un cross innocuo di Soomets, facendosi sfuggire il pallone e regalando la rete del 3-1 a Sappinen. Un errore che fa infuriare Gattuso, costretto a sostituire Barella e Retegui per riportare equilibrio e concentrazione.
L’Estonia prova un timido assalto finale con le forze fresche di Mustmaa, ma la difesa italiana regge. Gli ultimi minuti scorrono senza altri sussulti: l’Italia chiude il match con qualche apprensione in più del previsto, ma con tre punti pesanti in tasca.
Gli scenari per il Mondiale
Il successo consente agli azzurri di consolidare il secondo posto nel girone, ma la Norvegia resta irraggiungibile. Con sei punti di vantaggio e una differenza reti abissale, solo un passo falso clamoroso di Haaland e compagni contro l’Estonia potrebbe riaprire i giochi.
Il vero obiettivo ora è blindare la qualificazione ai playoff, evitando la beffa di un terzo posto. Martedì a Udine contro Israele basterà non perdere per essere certi del secondo posto. Poi, in primavera, l’Italia si giocherà tutto negli spareggi per tornare ai Mondiali del 2026, evitando la terza esclusione consecutiva.
Gattuso, entusiasmo e mentalità
A fine gara, Gattuso ha esaltato lo spirito del gruppo: “Voglio un’Italia che gioca con coraggio, che pressa alta e non si accontenta. Questa squadra sta crescendo, ma dobbiamo restare umili e continuare a lavorare”.
Un’Italia più giovane, più aggressiva e consapevole dei propri mezzi: con Kean, Retegui e Pio Esposito a segno, il futuro sembra già cominciato. E se il Mondiale resta lontano, almeno la strada del riscatto è tracciata.






