Torino, 13 dicembre 2025 – John Elkann, presidente di Exor, ha risposto con fermezza alla proposta di acquisizione della Juventus avanzata da Tether Investments, società leader nel settore delle criptovalute, ribadendo che il club bianconero “non è in vendita”.
La risposta di Elkann alla proposta di Tether

In un video pubblicato sul sito ufficiale della Juventus, Elkann ha sottolineato come la squadra rappresenti “la nostra storia, i nostri valori” e abbia un legame profondo con la sua famiglia da oltre un secolo. “La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni – ha dichiarato – perché nel corso di quattro generazioni l’abbiamo ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili e festeggiata in quelli felici”. Il presidente di Exor ha ribadito l’impegno a sostenere la squadra e a costruire un futuro vincente, confermando la volontà di mantenere la proprietà del club.
La proposta di Tether, azienda fondata nel 2014 e guidata dagli italiani Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino, prevedeva l’acquisto dell’intera partecipazione in Juventus Football Club per una cifra complessiva di un miliardo di euro, con un’offerta vincolante interamente in contanti. Attualmente, Tether detiene già circa l’11% delle azioni del club, posizionandosi come secondo azionista dopo Exor, che controlla il 65,4% del capitale.
Tether: un interesse strategico e un investimento da un miliardo
Tether, con sede a El Salvador, paese che ha adottato le criptovalute come moneta legale, ha espresso la volontà di procedere all’acquisto totale della Juventus, con l’obiettivo di presentare un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni rimanenti allo stesso prezzo proposto per Exor, qualora questa accettasse la cessione.
Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha motivato l’interesse verso la Juventus con una dichiarazione che evidenzia la forte simpatia e il rispetto per la storia e i valori del club: “La Juventus è un simbolo di eccellenza italiana con una presenza globale, costruita nel corso delle generazioni attraverso duro lavoro, ambizione e lealtà incrollabile dei suoi tifosi”. Ardoino ha sottolineato come la proposta rifletta la convinzione che la Juventus sia molto più di una semplice squadra di calcio, rappresentando invece un patrimonio culturale e sportivo di rilievo internazionale.
Nonostante la disponibilità a investire sostanzialmente nel club, la risposta di Elkann e del consiglio di amministrazione di Exor è stata univoca e ferma: “Exor non intende vendere la propria partecipazione in Juventus né a Tether né ad altri soggetti”.
La vicenda si inserisce nel contesto di una gestione familiare che dura ormai da oltre un secolo e che ha costruito un patrimonio sportivo e sociale attorno alla Juventus, che resta uno dei club più titolati e seguiti al mondo.






