Nuovo capitolo nella lunga querelle tra il mondo dello spettacolo e il calcio capitolino. L’attore e conduttore televisivo Pino Insegno, noto anche per la sua carriera di doppiatore e per il sostegno appassionato alla Lazio, ha rivolto un duro appello al presidente biancoceleste Claudio Lotito. L’invito è netto e diretto: “Molla la Lazio”. La presa di posizione arriva in un momento delicato per la società, alle prese con progetti infrastrutturali e tensioni interne.
Pino Insegno: l’attacco a Lotito il legame con la Lazio
Giuseppe “Pino” Insegno, classe 1959, romano, non è solo un volto noto della televisione e del teatro italiano, ma anche un tifoso storico della società laziale. Dopo aver tentato un’esperienza da dirigente calcistico nel 2001-2002 con la Lazio femminile, di cui è stato presidente, Insegno segue con attenzione le vicende della squadra. La sua carriera è ricca di successi nel campo dell’intrattenimento, ma il legame con la Lazio resta forte, tanto da spingerlo a un appello pubblico nei confronti di Lotito.
Claudio Lotito, presidente tra successi e contestazioni
Dal 2004 Lotito guida la Lazio, riportandola da una situazione economica precaria a un club che ha conquistato tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Tuttavia, la sua presidenza non è mai stata priva di polemiche, tra gestioni societarie, questioni giudiziarie e contrasti con tifosi e osservatori esterni. Recentemente, Lotito ha intensificato le trattative con il Comune di Roma per ottenere la proprietà o il diritto di superficie sull’area dello storico stadio Flaminio, progetto fondamentale per la futura casa della Lazio, che intende lasciare lo Stadio Olimpico entro il 2027.
La questione dello stadio Flaminio
Il progetto di riqualificazione dell’area dello stadio Flaminio, impianto progettato da Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960, è uno dei punti caldi dell’attuale gestione Lotito. Il presidente ha espresso chiaramente la necessità di acquisire un diritto reale sull’area – proprietà o diritto di superficie – e non una semplice concessione, per garantire la sostenibilità finanziaria del piano da 430 milioni di euro. La situazione si complica per via delle valutazioni del Campidoglio e delle Sovrintendenze, che stanno rallentando l’iter autorizzativo. Il confronto con le istituzioni comunali è serrato, anche in vista delle elezioni amministrative del 2027, e il destino dello stadio e dell’area circostante resta incerto.
Il forte richiamo di Pino Insegno a Lotito, con l’invito a lasciare la guida della Lazio, si inserisce in questo contesto di forte pressione e attese, segnalando quanto il rapporto tra società, tifosi e figure pubbliche resti complesso e carico di tensioni.






