Torino, 27 ottobre 2025 – Nel contesto di una stagione turbolenta per la Juventus, la figura di Massimo Brambilla emerge come punto di riferimento temporaneo sulla panchina bianconera dopo l’esonero di Igor Tudor a causa dei risultati al di sotto delle aspettative. Brambilla, 52 anni, ex centrocampista di grande intelligenza tattica, è attualmente l’allenatore della Juventus Next Gen e guida ad interim la prima squadra in attesa di una soluzione definitiva per la panchina.
Il profilo di Massimo Brambilla: da centrocampista a tecnico emergente
Nato a Vimercate il 4 marzo 1973, Brambilla ha maturato una lunga esperienza da giocatore in Serie A e Serie B con club come Monza, Parma, Bologna, Torino, Siena e Cagliari. Dopo il ritiro avvenuto nel 2010, ha intrapreso la carriera da allenatore, ottenendo la Licenza Pro UEFA e sviluppando un approccio tattico basato principalmente sul modulo 3-5-2, con un forte focus sullo sviluppo dei giovani talenti.
Nel biennio 2022-2024 ha guidato con successo la Juventus Next Gen in Serie C, raggiungendo la finale di Coppa Italia di categoria nella stagione d’esordio e qualificandosi ai play-off nella successiva. Dopo una breve esperienza al Foggia nel 2024, conclusasi prematuramente, è tornato alla Juventus, dove ha consolidato il progetto Next Gen con risultati positivi e la crescita di numerosi giovani calciatori destinati alla prima squadra.
Il rinnovo del suo contratto fino al 30 giugno 2027 testimonia la fiducia della società nel suo lavoro, che pone al centro non solo i risultati ma anche la formazione tecnica e mentale dei prospetti bianconeri.

Un momento di transizione per la Juventus
Brambilla, con la sua esperienza e il suo metodo, rappresenta dunque un affidabile “traghettatore” per la Juventus, chiamato a gestire la delicata fase di transizione in attesa della nomina del nuovo allenatore permanente, con nomi come Luciano Spalletti, Roberto Mancini, Raffaele Palladino e il clamoroso ritorno di Thiago Motta che restano in ballo per il futuro tecnico bianconero. Intanto, la sua capacità di valorizzare i giovani talenti e mantenere competitiva la Juventus Next Gen gli ha garantito la fiducia societaria, facendo di lui una risorsa preziosa nel progetto di rilancio della Vecchia Signora.






