Kinshasa, 29 settembre 2025 – È con profonda commozione che Romelu Lukaku, attaccante del Napoli e della nazionale belga, ha annunciato la scomparsa del padre, Roger Menama Lukaku, ex calciatore con una carriera significativa in Africa e Europa, morto ieri nella sua città natale all’età di 58 anni. Con un messaggio carico di emozione pubblicato su Instagram, Lukaku ha espresso il proprio dolore e riconoscenza verso colui che è stato un modello e una guida insostituibile nella sua vita.

Una carriera tra Africa e Europa
Nato a Kinshasa il 6 giugno 1967, Roger Lukaku ha militato come attaccante in diverse squadre, tra cui i club belgi Boom, Seraing e Ostenda, oltre al Gençlerbirligi in Turchia. Prima di trasferirsi in Belgio nel 1990, ha giocato nella prima divisione zairese con il Vita Club e in quella ivoriana con l’Africa Sports, dove ha conquistato tre titoli consecutivi tra il 1987 e il 1989. Roger ha rappresentato la nazionale dello Zaire, partecipando a due edizioni della Coppa d’Africa, nel 1994 e nel 1996. La sua figura, nonostante le difficoltà economiche vissute dalla famiglia dopo il suo ritiro, è stata fondamentale per la crescita professionale e personale di Romelu.
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Il legame profondo tra Romelu e Roger Lukaku
Romelu Lukaku ha sempre guardato al padre come a un punto di riferimento imprescindibile. Fin da giovane, il talento belga ha calpestato i campi con le scarpe di Roger, condividendone la stessa misura, e ha costruito la sua carriera ispirandosi al percorso paterno, ma con risultati ben più eclatanti. Oggi, con un palmarès che include due titoli di Serie A, una Coppa del Mondo per club FIFA e il record di miglior marcatore di sempre della nazionale belga con 83 gol, Romelu rende omaggio a chi gli ha insegnato i valori fondamentali del calcio e della vita. Va anche detto che nel 2013 Roger è stato condannato per violenza domestica a un anno e tre mesi di carcere.
“Grazie per avermi insegnato tutto quello che so. Ti sono sempre grato e riconoscente. La vita non sarà più la stessa. Mi hai protetto e guidato come nessun altro avrebbe potuto. Io non sarò più lo stesso. Il dolore e le lacrime scendono forte, ma Dio mi darà la forza di rimettermi in sesto. Grazie di tutto”, ha scritto sui social l’attaccante del Napoli.




