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Home Approfondimenti

Quanto manca alla fine del Mondo? Ce lo dice l’Orologio dell’Apocalisse

by Marco Garghentino
24 Gennaio 2024

Il futuro della Terra non è mai stato così a rischio da oltre 65 anni.

È quanto emerge dalla decisione del Bulletin of the Atomic Scientists di mantenere a 90 secondi dalla mezzanotte le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse.

Secondo gli esperti, il pericolo che il Mondo possa deflagrare è imminente e le cause sono molteplici.

Allerta massima: cosa sta accadendo al Mondo

L’Orologio dell’Apocalisse, una rappresentazione simbolica del pericolo imminente di una catastrofe globale, continua a segnare 90 secondi dalla mezzanotte, confermando quindi il livello di massima allerta raggiunto per la prima volta nel gennaio 2023.

Si tratta della distanza più piccola mai registrata tra le lancette e la mezzanotte, sintomo del fatto che il Mondo è sull’orlo del baratro.

Il Bulletin of the Atomic Scientists, l’organizzazione fondata da Albert Einstein nel 1945 e che dal 1947 scandisce il tempo mancante a un disastro planetario, ha sottolineato che quello che stiamo vivendo è un gigantesco “momento di pericolo storico”.

A preoccupare i fisici sono soprattutto la guerra in Ucraina e quella in Medio Oriente, i due principali conflitti che stanno destabilizzando l’equilibrio mondiale.

Il rischio di un’escalation nucleare, infatti, non è mai stato così vicino, con superpotenze come la Russia, gli Stati Uniti d’America e la Cina che stanno continuando ad accrescere e modernizzare i propri arsenali nucleari, aumentando così le possibilità che si possa davvero giungere, prima o poi, a un conflitto nucleare (anche a causa di errori o calcoli errati, ndr).

Da non sottovalutare è, però, anche l’aspetto che si lega alla crisi climatica, indicata dagli esperti come un altro fattore che sta spingendo le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse sempre più vicine alla mezzanotte.

Il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre, avendo fatto segnare le temperature più alte mai registrate.

Uno scenario che non può che preoccupare l’Umanità, la quale si sta spingendo verso un domani davvero ignoto e potenzialmente catastrofico.

I fisici hanno anche espresso preoccupazione per gli sviluppi delle scienze della vita, evidenziando come i moderni strumenti che sfruttano sempre più ampiamente l’intelligenza artificiale possano presentare diversi rischi per il futuro della Terra.

Il motivo? L’AI sta trovando numerosi applicativi anche in ambito militare, sfruttando una mancanza di regole e normative a livello mondiale.

Un aspetto che la rende potenzialmente molto pericolosa per l’Uomo.

Che cos’è l’Orologio dell’Apocalisse

Noto anche come “Doomsday Clock”, a livello internazionale, l’Orologio dell’Apocalisse è una rappresentazione simbolica visiva creata nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists (BAS), un gruppo di scienziati atomici.

La sua funzione è quella di rappresentare metaforicamente la possibile minaccia di una catastrofe globale, in particolar modo nucleare.

A livello pratico, l’orologio in questione mostra quanto tempo manca alla mezzanotte, orario scelto per simboleggiare il momento esatto di una catastrofe apocalittica.

Il compito di regolare l’Orologio dell’Apocalisse spetta ogni anno agli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists, i quali periodicamente valutano la situazione globale e spostano le lancette dell’orologio in avanti o indietro, a seconda che la minaccia sia più o meno imminente.

La mezzanotte rappresenta il momento in cui si verificherà la catastrofe e ogni spostamento delle lancette indica quanto la comunità scientifica percepisce il livello di pericolo.

Più le lancette sono vicine alla mezzanotte, maggiore è il rischio concreto di un’apocalisse mondiale, ovvero di una catastrofe globale senza precedenti.

Le decisioni che spingono ad avanzare o arretrare le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse sono basate su diversi fattori, tra cui le tensioni internazionali, il rischio nucleare, le minacce climatiche, lo sviluppo di nuove tecnologie pericolose e altri temi che possono influenzare la sicurezza globale.

Da metà Anni Novanta ad oggi, l’Orologio dell’Apocalisse è diventato un simbolo popolare, nonché un efficace strumento utile a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide globali moderne e sulla necessità di affrontare nel presente questioni come il disarmo nucleare, il cambiamento climatico e la sicurezza globale.

Che cos’è il Bulletin of the Atomic Scientists

Il Bulletin of the Atomic Scientists è un’organizzazione no-profit fondata nel 1945 da Albert Einstein e da un gruppo di scienziati, tra cui diversi fisici coinvolti nello sviluppo della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale (il progetto Manhattan, ndr).

L’obiettivo principale del BAS è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle questioni legate all’energia nucleare, alla sicurezza globale, al disarmo nucleare e alle minacce correlate, inclusi i rischi di proliferazione nucleare e le sfide legate al cambiamento climatico.

Come abbiamo visto in precedenza, il Bulletin of the Atomic Scientists è noto soprattutto per la creazione e la gestione dell’Orologio dell’Apocalisse, il quale viene regolarmente aggiornato dai membri del BAS ogni anno, nel mese di gennaio.

Oltre a fare ciò, il BAS pubblica anche periodicamente il “Bulletin of the Atomic Scientists”, una rivista scientifica e politica che affronta tematiche legate alla sicurezza nucleare, alla politica internazionale e ai rischi per la sicurezza globale.

La rivista ospita diversi contributi a cura di esperti di varie discipline, al fine di informare il pubblico sulle ultime novità e contribuire al dibattito sociale su questioni cruciali.

L’organizzazione è guidata da uno staff di redattori e scienziati e si avvale della consulenza di un consiglio scientifico composto da esperti nelle discipline pertinenti.

Come è cambiato l’Orologio dell’Apocalisse nei decenni

L’Orologio dell’Apocalisse è stato spostato indietro negli ultimi anni, passando dai 2 minuti alla mezzanotte del 2019 ai 100 secondi del 2022, fino ai 90 secondi del 2023.

Una distanza che è stata confermata anche a gennaio 2024.

La decisione di fermare le lancette deriva dal fatto che l’umanità sta ancora affrontando un livello di pericolo senza precedenti, al quale sarebbe opportuno rispondere con urgenza.

Quello che stiamo vivendo è il momento più pericoloso della storia moderna, secondo il BAS, organizzazione che non esclude comunque possibili miglioramenti.

Purtroppo, al momento, sembra però lontano uno scenario simile a quello verificatosi nel 1991, quando la caduta dell’URSS decretò la fine della Guerra Fredda e riportò le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse a 17 minuti dalla mezzanotte.

Un record positivo mai più ritoccato da allora.

Nei 25 aggiornamenti fatti finora dal BAS, le lancette sono state spostate indietro 8 volte e in avanti ben 17 volte, a dimostrazione di come il Mondo non abbia mai trovato un vero equilibrio e si sia spesso dovuto confrontare con minacce più o meno reali.

Articolo scritto da Marco Garghentino

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